Finanziamenti Regione Lombardia per l’agroalimentare d’eccellenza

 A tutela ed a difesa, ma soprattutto per la promozione del nostro made in Italy, per la precisione il “made in Lombardia“, l’Amministrazione regionale, su proposta formulata da Giulio De Capitani, l’Assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, ha approvato uno stanziamento per quasi 680 mila euro per le eccellenze del settore agroalimentare regionale. Trattasi, in particolare, di finanziamenti finalizzati a promuovere i prodotti agroalimentari lombardi sul territorio italiano ed all’estero, ma chiaramente anche per andare a dare il giusto sostegno alle piccole e medie imprese del settore. D’altronde, in accordo con quanto ha messo in risalto proprio la Regione Lombardia, sul territorio lombardo ci sono ben 25 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) e ad indicazione geografica protetta (Igp), nonché 20 vini, di cui 5 a denominazione di origine controllata e garantita, e ben 15 a denominazione di origine controllata.

Ancona: finanziamenti per la costruzione di gattili

 Nella legislazione italiana sono disciplinati i reati di uccisione di animali e maltrattamento. L’articolo 727 del codice penale afferma che chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena sono soggetti coloro che detengono animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze. Nonostante queste avvertenze c’è ancora qualcuno che, soprattutto l’estate, abbandona i propri cani o gatti. Il cane senza il padrone non riesce quasi più a vivere, e i gatti? Seppur i felini siano più indipendenti, la perdita della casa risulta angosciante anche per loro.

Aiuti alle PMI: le soluzioni anticrisi di Cariparma

 Si chiama “Sipuò Azienda”, ed è un pacchetto di soluzioni anticrisi appositamente ideato da Cariparma, Banca controllata dal Gruppo Crédit Agricole, per sostenere nel nostro Paese l’attività delle imprese al fine di poter affrontare al meglio l’attuale congiuntura economica e finanziaria che di certo non è delle migliori. Innanzitutto, tra le soluzioni di Sipuò Azienda di Cariparma c’è “Sospensione Quota Capitale”, la formula che permette all’impresa di poter gestire al meglio e con la massima flessibilità i finanziamenti. Il “Prestito Partecipativo” viene invece proposto tra le soluzioni anticrisi di Sipuò Azienda al fine di permettere alla piccola e media impresa sia di poter consolidare le passività a breve termine, sia per poter fruire di una corretta gestione per quel che riguarda i flussi di cassa.

Adiconsum chiede estensione Piano famiglie a credito al consumo

 Le famiglie italiane sono sempre più indebitate, oggi Bankitalia ha pubblicato il nuovo supplemento dell’annuale bollettino statistico, nel quale vengono analizzati i debiti contratti dalle famiglie, i prestiti a breve o a lungo termine e il credito al consumo. Il rapporto indica come nel primo trimestre del 2010, i debiti delle famiglie della penisola, siano aumentati del 3% su base annua e il credito al consumo e i conseguenti finanziamenti a breve termine hanno inciso su questo aumento non di poco.

Finanziamenti imprese: Abi, Pmi al centro del sostegno bancario

 Nel nostro Paese i livelli di credito alle imprese sono rimasti adeguati anche in tempi di crisi. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sottolineando come in Italia l’andamento sia stato migliore rispetto alla media europea, e come la piccola e media impresa sia rimasta al centro del sostegno bancario. Queste considerazioni, in particolare, emergono dall’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese che, per quel che riguarda lo scorso mese di maggio, ha rilevato un andamento su base annua dei finanziamenti alle imprese in calo dell’1,5% ma con una dinamica crescente rispetto al -3,1% segnata nel gennaio di quest’anno. E se alla fine dello scorso mese di aprile i finanziamenti alle piccole imprese, quelle con un massimo di venti dipendenti, hanno fatto registrare una contrazione dell’1,1%, quelli alle imprese con oltre venti addetti sono scesi del 5% circa.

Prestiti e finanziamenti: debito medio famiglie italiane verso i 30 mila euro

 Nel nostro Paese, purtroppo anche a causa della crisi finanziaria ed economica, le famiglie risultano essere sempre più indebitate, al punto in Italia il debito medio per nucleo familiare si sta avvicinando alla soglia record dei 30 mila euro. In particolare, secondo quanto rende noto Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base ad una ricerca commissionata a KRLS Network of Business Ethics, il debito medio delle famiglie italiane è salito a ben 28.700 euro, con la conseguenza che è in aumento anche il rischio relativo al ricorso, da parte delle famiglie schiacciate dei debiti, all’usura. In particolare, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani rivela come nel nostro Paese le famiglie a rischio usura siano ben 1,71 milioni a fronte di un totale di 3,05 milioni di famiglie che vanno avanti in una condizione di sovra indebitamento. Poi ci sono addirittura 1,15 milioni di famiglie a rischio alimentare, ovverosia che non hanno soldi a sufficienza per potersi procurare il cibo.

Prestito personale Micro ConNoi di Banca Etruria

 Per chi ha bisogno di un piccolo prestito per soddisfare piccoli bisogni della vita quotidiana, la Banca Etruria per la propria clientela ha ideato e lanciato sul mercato “Micro ConNoi“, una interessante formula di prestito personale che è in grado di poter soddisfare le piccole esigenze finanziarie dei privati e delle famiglie con importi erogabili che partono da un minimo di 1.500 ad un massimo di 5 mila euro con possibilità di rimborso da un minimo di 15 ad un massimo di 60 mesi, ovverosia cinque anni. Trattasi di un prestito personale molto facile da richiedere visto che la Banca Etruria comunica la fattibilità entro 24 ore, ed eroga gli importi entro massimo due giorni lavorativi a fronte di un rimborso delle rate con la classica cadenza mensile ma con la possibilità di andare comunque a pagare la prima rata solo dopo che siano trascorsi due mesi dall’erogazione.

Prestiti alle imprese: in Italia vanno a quelle di grandi dimensioni

 Nonostante siano meno affidabili, un’ampia fetta dei prestiti erogati dal sistema bancario vanno in Italia alle grandi imprese, ovverosia ai grandi gruppi industriali. E’ questo il dato emerso da uno studio a cura della CGIA di Mestre che al riguardo rivela come ben il 78% dei prestiti vada nel nostro Paese ai grandi gruppi industriali nonostante questi siano dei pagatori meno affidabili. Ma come mai le banche erogano più credito a quelle realtà imprenditoriali che hanno un potenziale tasso di insolvenza superiore alla media? Ebbene, la risposta ce la fornisce Giuseppe Bortolussi della CGIA di Mestre che in merito ha sottolineato come nel nostro Paese gli istituti di credito risultino essere condizionati proprio dalle grandi realtà imprenditoriali in virtù del fatto che nei Consigli di Amministrazione di queste società ci sono troppi imprenditori e manager delle banche.

Finanziamenti Milano per le botteghe storiche

 Al fine di sostenere l’attività delle botteghe storiche sul territorio, ma anche per incentivare le aperture nel mese di agosto, il Comune di Milano ha messo a punto un Bando che, con una dote pari a ben 350 mila euro, punta a concedere dei contributi finalizzati alla realizzazione di specifici investimenti. In particolare, potranno accedere al Bando quelle botteghe che hanno ottenuto entro la data del 31 dicembre 2009 il riconoscimento “storico”, e che rimarranno aperte almeno per due settimane consecutive durante il mese di agosto. I termini di scadenza del Bando, visionabile sia sul sito Internet del Comune di Milano, sia sul Portale dell’Unione Confcommercio,  sono fissati per il prossimo 27 luglio 2010.

Servizi bancari: aumentano i costi per le imprese

 Nel secondo trimestre di quest’anno, in base ai dati forniti dall’Osservatorio sul credito della Confcommercio, quasi un’impresa italiana su quattro, per l’esattezza il 23,2%, ha rilevato un aumento dei costi per i servizi bancari, mentre nello stesso periodo il 74,3% dichiara che i costi si sono invece mantenuti stabili; solamente il 2,4% delle imprese ha di contro rilevato un miglioramento, e quindi minor costi, per i servizi bancari che vanno intesi come le spese cui complessivamente un’impresa deve far fronte per la tenuta e la gestione del conto corrente, ma anche per la movimentazione dei titoli, il pagamento degli effetti e tutti gli altri servizi legati alla normale gestione ordinaria. A risentire maggiormente dell’aumento dei costi, sempre in base alle rilevazioni a cura dell’Osservatorio sul credito della Confcommercio, sono state in prevalenza le microimprese, ovverosia quelle con un numero massimo di addetti pari a nove, mentre l’inasprimento dei costi è stato assai meno avvertito per le imprese di medie e di grandi dimensioni.

Finanziamenti BEI – Veneto Banca per le piccole e medie imprese

 Al fine di sostenere i progetti delle piccole e medie imprese italiane, nei giorni scorsi la BEI, Banca Europea per gli Investimenti da un lato, ed il Gruppo Veneto Banca dall’altro, hanno siglato un importante accordo per finanziamenti pari a ben 150 milioni di euro; oltre ai 150 milioni di euro messi a disposizione dalla BEI, il Gruppo Veneto Banca si è allo stesso modo impegnato per un plafond di finanziamenti pari allo stesso ammontare, ragion per cui complessivamente i milioni di euro di finanziamenti a disposizione per le piccole e medie imprese italiane sono ben trecento. L’erogazione dei prestiti, in accordo con una nota emessa dal Gruppo bancario, sarà sia a cura di Veneto Banca, sia da parte delle altre Banche e società controllate, ovverosia la Banca Apulia, la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, la Banca Popolare di Intra e Claris Leasing.

Prestiti PMI a breve termine: tassi di interesse troppo alti

 In Italia i prestiti a breve termine, quelli con scadenza inferiore ad un anno, vengono concessi alle piccole e medie imprese dal sistema bancario con tassi di interesse che sono tra i più alti d’Europa. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato dalla Cgia di Mestre prendendo a riferimento gli ultimi dati forniti dalla Banca centrale europea (Bce), ovverosia quelli dei primi cinque mesi di quest’anno. Nel dettaglio, la media dei tassi applicati in Italia alle PMI dalle banche, per i prestiti a breve termine, si è attestata nei primi cinque mesi di quest’anno al 3,75%, ovverosia sensibilmente sopra la media dell’Eurozona posizionata al 3,43%. Lo scarto è pari a ben un punto percentuale circa rispetto a Paesi come la Francia, dove il tasso medio è al 2,67%; ma i prestiti a breve termine costano di più anche in confronto all’Olanda, dove si paga in media il 2,92%, ed alla Spagna con il 3,31%.

Finanziamenti Bper a Cosenza per le attività commerciali

 Grazie ad un fondo nazionale che è stato istituito presso il Medio Credito Centrale, in Provincia di Cosenza arrivano ben cinque milioni di euro che potranno essere utilizzati per l’erogazione di finanziamenti garantiti ed agevolati con un abbattimento sia delle spese di natura bancaria, sia del costo del denaro. A darne notizia è stata la Confcommercio nel sottolineare in particolare come la misura agevolativa a favore delle piccole e medie imprese sul territorio della Provincia di Cosenza rientri nell’ambito di un accordo che l’Associazione dei commercianti locali, la Confcommercio Cosenza, ha siglato con il Gruppo bancario Bper, Banca Popolare del Mezzogiorno, al fine di permettere l’accesso al credito ad ogni impresa per minimo 20 mila e massimi 100 mila euro.

Prestiti: aumentano le richieste per auto e moto

 Aumentano le richieste di prestiti per l’acquisto di auto. La durata più richiesta di un prestito è mediamente di 60 mesi, con un importo erogato medio di circa 10.000 euro per l’acquisto di un’auto. Il prestito auto è un prodotto di credito finalizzato, che si richiede per coprire i costi legati all’acquisto di un mezzo di trasporto per uso personale. Generalmente quindi sono esclusi mezzi da lavoro (furgoni, macchine professionali etc). Un consumatore medio dipendente trentenne, con una regolare busta paga ottiene un finanziamento su tassi che variano dal 6% all’8%, quindi purchè dimostri di essere lavoratore e di avere quindi un reddito stabile mensile, e di non essere iscritto alle banche date dei cattivi pagatori o dei protesti.