Sarà “Crisi come occasione per costruire un’Italia più giusta”, come disse il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso di fine anno? Oppure Crisi come divaricatore delle differenze tra i più ed i meno ricchi, come vaticina qualche altro? Impossibile, ad oggi, prevederlo: solo il tempo saprà darci una risposta veritiera. Per intanto, limitiamoci a constatare come sul mercato della finanza si stiano verificando alcuni importanti movimenti, volti a definire gli assetti futuri delle principali compagnie assicurative così come di alcuni gruppi bancari di riferimento. Perché quando la burrasca sarà terminata, solo chi si sarà irrobustito per tempo riuscirà ad imporsi e guadagnare quote significative di risparmiatori.
Se guardiamo alle manovre in via di definizione nel comparto del risparmio gestito, ecco scopriamo che Eurizon ha ceduto al gruppo Cattolica Assicurazioni la propria rete di consulenti. Meglio, siccome in economia non si parla mai volentieri di vendite quanto piuttosto di acquisizioni, diciamo che Cattolica ha proceduto all’acquisto del ramo d’azienda costituito dalla rete di consulenti previdenziali di Eurizon Vita, una delle numerose “controllate” appartenenti al gruppo Intesa-Sanpaolo. L’operazione, che irrobustisce Cattolica in maniera significativa, è stata realizzata attraverso Cattolica Previdenza, società controllata nella misura dell’80,1% dalla “Casa Madre”.
Il ramo d’azienda costituito dai consulenti previdenziali, si occupa della commercializzazione di quei prodotti riconducibili ai settori “Vita” e “Previdenza” e disponde di un numero molto vicino alle 300 “risorse” dedicate all’attività di vendita, dislocate su 28 sedi presenti in tutte le principali città italiane. Cattolica, però, non si è limitata a questo importante “acquisto”: il mercato ha portato in dote alla compagnia di ispirazione religiosa anche il comparto “Servizio Amico”, un particolare calla center specializzato del quale Eurizon si serviva per “surrogare” gli sportelli tradizionali della compagnia nel rapporto con gli assicurati ed i propri consulenti. Davvero un bel colpo per Cattolica, che in un’epoca in cui tutti guardano a risparmiare non rinuncia a spendere in proiezione futura.