Per riciclaggio di denaro si intendono tutte le azioni che hanno lo scopo di immettere nel normale circuito monetario i profitti ottenuti da attività illecite o illegali.
Quando si ha a che fare con i prodotti bancari può capitare di sentir parlare spesso dell’applicazione di norme antiriciclaggio o in generale della normativa antiriciclaggio. Questo ad esempio può capitare al momento dell’apertura di un conto corrente presso un istituto di credito o una banca, che è tenuto ad individuare di persona il titolare del rapporto proprio in virtù dell’esistenza di un insieme di norme che vietano l’utilizzo di un certo tipo di denaro.
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Questo procedimento viene eseguito anche in relazione ai conti correnti online e non può essere evitato. Le stesse norme sono poi seguite anche nel caso in cui non si tratti di un vero e proprio conto corrente ma solo di una carta ricaricabile con IBAN. Ma in che cosa consiste il riciclaggio di denaro e che cosa prevedono le norme che lo disciplinano?
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Che cos’è il riciclaggio
Per riciclaggio di denaro si intendono tutte le azioni che hanno lo scopo di immettere nel normale circuito monetario i profitti ottenuti da attività illecite o illegali, ovvero l’azione di inserire nel ciclo economico ordinario ricavi di provenienza delittuosa attraverso una serie di scambi atti a generare confusione e depistaggio in merito alla provenienza dei soldi stessi.
In che cosa consistono le norme antiriciclaggio
Per contrastare questo fenomeno l’Unione Europea ha emanato negli anni scorsi la direttiva 2005/60/CE e tradotta nel Decreto Legislativo 231/2007 del 16 novembre 2007 che tende a limitare le situazioni che prevedono l’uso del contante e cerca di aumentare il numero dei soggetti coinvolti negli adempimenti e nelle comunicazioni alle autorità competenti in caso di attività sospette.