Quando si ha un conto corrente aperto presso una banca o un istituto di credito, è quasi sempre possibile associare a quest’ ultimo anche un deposito titoli, servizio che viene in genere compreso tra i servizi aggiuntivi del conto corrente.
I conti correnti ai quali non è possibile in genere associare un deposito titoli sono i conti corrente di base, che per loro natura permettono ai titolari di compiere solo operazioni molto elementari come prelievi e versamenti e hanno costi di gestione molto ridotti.
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Che cos’è e a cosa serve il deposito titoli
Il deposito titoli è dunque uno speciale “conto nel conto” utilizzato in modo esclusivo per ospitare i risultati delle operazioni di compravendita degli strumenti finanziari, come:
- titoli pubblici o titoli stato – come buoni ordinari del tesoro, BOT, buoni del tesoro poliennali, BTP, certificati di credito del tesoro, CCT
- quote di fondi di investimento
- titoli azionari
- obbligazioni o bond.
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Il deposito titoli è dunque sempre abbinato ad un conto corrente, sul quale vengono di norma addebitate le spese del deposito titoli stesso, come le imposte di bollo e le commissioni o le imposte sulle rendite finanziarie. Il conto titoli, dunque, non serve per depositare solo i rendimenti dei prodotti finanziari.
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Sul conto corrente associato a questo deposito titoli, infatti, vengono infine anche accreditati i guadagni ricavati dai titoli posseduti, come i dividendi azionari e le cedole.