Dopo le recenti polemiche sulla cosiddetta “tassa sul contante” applicata ai conti correnti, a muoversi in materia di servizi bancari è ora anche l’AGCM, Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, la quale in data odierna, venerdì 25 marzo 2011, ha annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva anche a seguito di numerose segnalazioni acquisite dai consumatori. I riflettori dell’Antitrust, con l’indagine, sono in particolare puntati sia sui prezzi dei servizi di incasso e di pagamento, sia sulla dinamica dei costi applicati ai conti correnti. Nel dettaglio, il faro dell’Autorità sarà acceso proprio sui costi applicati ai prelievi di contante, ma anche, tra l’altro, ai bonifici bancari, compresi quelli online, i prelievi Bancomat ed i pagamenti che vengono eseguiti dalla clientela bancaria allo sportello.
L’indagine conoscitiva dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato sul sistema bancario, in accordo con una nota emessa proprio in data odierna dall’Antitrust, segue quella che si è conclusa nell’anno 2007, ed è finalizzata a rilevare se effettivamente le profonde modifiche al sistema bancario di questi ultimi anni abbiano portato o meno a delle forti spinte concorrenziali. L’AGCM, inoltre, non trascurerà di verificare ed analizzare anche le difficoltà e gli ostacoli legati alla chiusura dei conti correnti, o al trasferimento degli stessi da una banca all’altra.
Appresa la notizia dell’avvio dell’indagine, la Federconsumatori ha accolto con un plauso la decisione dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato; questo perché, come più volte denunciato, congiuntamente, sia dalla Federconsumatori, sia dall’Adusbef, nel nostro Paese i conti correnti sono i più cari d’Europa con un differenziale pari a ben 178,98 euro in più rispetto alla media nel Vecchio Continente. In Italia il costo medio per i conti correnti rilevato dall’Adusbef e dalla Federconsumatori è infatti pari a 292,98 euro annui, mentre in Europa la media è di 114 euro annui.