Sembra incredibile, eppure in un momento in cui tutti (noi per primi) parlano di contrazione del credito al consumo, di banche che concedono prestiti con il contagocce, di social lending bloccato per legge e di ricorso a canali poco trasparenti (leggasi usura) pur di rimediare ad una situazione in cui è difficile reperire denaro sul mercato, c’è ancora qualcuno che offre un aiuto attraverso le poche parole di una scarna pagina web prevalentemente bianca, se si eccettua lo spazio occupato da una piccola foto orizzontale e quello, sensibilmente più grande, impegnato da un form da compilare per richiedere un prestito.
Succede su www.cliccaprestiti.it, un sito che ha catturato la nostra attenzione per aver esplicitato in un’immagine un parallelismo spesso utilizzato per descrivere la situazione di una mancanza di denaro. La foto d’apertura, infatti, pone un semplice interrogativo: “sei rimasto a secco?”. Per meglio far comprendere il tutto, poi, si vede un’automobile accostata a bordo strada, un uomo accovacciato con i pugni sotto il mento e l’espressione visibilmente contrariata e scoraggiata (un viso che immaginiamo sia familiare a coloro i quali hanno bisogno di soldi) e una tanica di benzina per il rabbocco visibilmente vuota.
Sotto l’immagine, la soluzione di Clicca Prestiti. “Se hai bisogno di denaro, compila questo modulo e in pochissimo tempo riceverai il preventivo per il tuo prestito. Senza alcuna spesa otterrai la soluzione più adatta a te”. Orbene, a volte sono sufficienti davvero pochi accorgimenti per rendere interessante una proposta, e Clicca Prestiti sembra averli indovinati tutti. A fronte poi di tutte le lungaggini burocratiche necessarie per dimostrare di avere veramente bisogno di un prestito e le possibilità per rifonderlo, Clicca Prestiti chiede invece poche, semplici cose: nome e cognome del richiedente, provincia di residenza, indirizzo di posta elettronica e numero di telefono. Più, naturalmente, un campo riservato all’importo richiesto.
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