Uno dei più comuni strumenti di pagamento a cui si ha accesso dopo l’apertura di un conto corrente presso una banca o un istituto di credito è il bonifico, operazione di pagamento che consente di trasferire denaro da un conto corrente ad un altro conto corrente.
Il bonifico, infatti, può essere eseguito sia tra banche diverse, situate all’interno dello stesso territorio nazionale, sia all’estero, e persino all’interno della stessa filiale di banca ma tra conti diversi.
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Nel caso in cui il trasferimento del denaro avvenga tra conti correnti attivi presso la stessa banca si parla di giroconto. Colui che invia la somma di denaro in gergo tecnico è chiamato ordinate, mentre colui che la riceve viene chiamato beneficiario.
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Come compilare un bonifico in modo corretto
Per eseguire in modo corretto un bonifico, il cliente ordinate deve indicare il codice IBAN del beneficiario, ovvero il codice alfanumerico che individuata in maniera univoca ogni conto presente all’interno del sistema bancario nazionale o estero. In questo modo si avrà la sicurezza che le somme disposte siamo effettivamente accreditate sul conto corrente del beneficiario.
Ma che cosa succede se nella compilazione del bonifico il cliente indica un IBAN errato?
Nel caso in cui il cliente ordinate indichi un IBAN errato, anche se gli altri elementi dell’ordine di bonifico sono corretti – come il nome e cognome del beneficiario, l’importo o la filiale della banca – l’ istituto di credito che lo esegue non è responsabile del pagamento sbagliato, nel senso che non potrà rifondere direttamente al cliente ordinate le somme inviate per errore.
La banca è chiamato però ad impegnarsi in ogni modo da recuperare il denaro accreditato sul conto corrente indicato per errore.