Il phishing può essere considerato un fenomeno in espansione, che andrebbe invece combattuto con campagne informative adeguate oppure con adeguate misure. Ecco quali.
La protezione dei dati personali di conti correnti e carte di credito è diventata sempre più importante al giorno d’ oggi. Sono infatti aumentati sia nel mondo online che in quello offline gli episodi di sottrazione degli stessi attraverso l’ utilizzo di tecniche subdole che prendono il nome di phishing di cui i clienti sono spesso vittime inconsapevoli.
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Da questo punto di vista gli italiani non si dimostrano molto esperti nell’evitare i raggiri via internet per la sottrazione dei dati personali.
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I più attivi da questo punto di vista sono i più giovani che riescono più facilmente ad individuare i tentativi di frode, almeno nella maggior parte dei casi, mentre i meno giovani con una età compresa tra i 45 e i 54 anni sono i più propensi a cadere nelle trappole del phishing.
Se le persone che restano alla fine vittime di questi tentativi sono oggi pari al 92 per cento, vediamo quali sono le soluzioni che mettono in campo le persone colpite per rimediare all’errore connesso.
Sempre secondo i dati della stessa ricerca, il 60 per cento dei colpiti si rivolge al proprio istituto di credito, quello che ha emesso la carta o presso cui è aperto il conto corrente, il 46 per cento si rivolge alla polizia postale e richiede subito il blocco di conto e carte.
Resta però sempre anche un 27 per cento di persone che anche dopo aver subito il furto dei propri dati non compie alcuna azione di tutela. Il phishing per questo motivo può essere considerato un fenomeno in espansione, che andrebbe invece combattuto con campagne informative adeguate oppure l’installazione di software antivirus o almeno con una maggiore attenzione nella navigazione in Internet.