Secondo quanto riportano le ultime statistiche, nel corso del mese di maggio 2013 i tassi di interesse applicati sui mutui sarebbero calati di 27 punti base rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno. Nonostante tale flessione, però, il costo medio dei mutui è oggi pari al 3,53%, ben 66 punti base in più rispetto al tasso medio dell’Europa, pari al 2,87%.
A sua volta, ne consegue una minore propensione delle famiglie italiane a indebitarsi per la propria casa, considerata l’insostenibilità dell’operazione creditizia. Chi invece ha già sulle spalle un mutuo per l’acquisto della prima o della seconda casa, deve spesso fare i conti con un importo delle rate che va ad erodere gran parte del proprio reddito, riconducendo una buona parte delle famiglie italiane nella condizione di impossibilità nel far fronte ai pagamenti ricorrenti (vedi anche perchè conviene cambiare banca).
Ma come risparmiare sulle rate del mutuo? Le soluzioni non mancano di certo, soprattutto se il mutuatario interviene tempestivamente (cioè, prima che si creino morosità consistenti). Si può ad esempio richiedere alla propria banca la rinegoziazione del tasso di interesse, con passaggio da fisso a variabile o viceversa, o ancora si può domandare allo stesso istituto di credito una spalmatura del debito su più anni (l’allungamento del piano di ammortamento genererà un contestuale abbassamento dell’importo dei singoli pagamenti).
Se invece la nostra attuale banca non ci apre le porte di una revisione delle condizioni del mutuo, non ci rimane che optare per gli eventuali sistemi di sospensione delle rate o, ancora, alla surroga attiva del finanziamento immobiliare: con tale ultima operazione una nuova banca si sostituisce a quella originaria in qualità di creditore, e – con l’occasione – ci conferirà la possibilità di modificare alcune condizioni del contratto di mutuo come, ad esempio, la durata del programma di rimborso o la struttura del tasso di interesse di riferimento.