Nel corso degli ultimi giorni – complice una serie di approfondimenti contemporaneamente predisposti dal quotidiano Il Sole 24 Ore – abbiamo avuto modo di esaminare alcuni criteri di scelta delle carte bancomat, di credito e prepagate (vi rimandiamo al nostro speciale per approfondimenti in proposito). Cerchiamo oggi di comprendere in che modo poter giungere alla selezione della migliore carta – conto, sempre più diffuse nei portafogli degli italiani.
Come intuibile dal nome stesso di questo prodotto, la carta conto è una carta di pagamento dotata di codice Iban: di conseguenza, tale tessera consentirà al suo legittimo possessore di effettuare e ricevere bonifici, fare prelievi e pagamenti in Italia e nel resto del mondo, domiciliare le bollette, avere accesso ai servizi di internet e phone banking, e tanto altro ancora.
La carta conto è, in altri termini, uno strumento in grado di sostituire il conto corrente tradizionale quale servizio utile per soddisfare le esigenze bancarie di base. Di contro, la carta conto potrebbe mal proporsi nei confronti di quelle persone che hanno necessità un pò più avanzate e, magari, desiderano disporre di un carnet degli assegni.
Al di là di quanto sopra, la carta conto dispone di massimali di utilizzo piuttosto elevati (anche 50 mila euro), riservandosi così l’opportunità di poter ospitare anche ampie giacenze. Inoltre, questa tipologia di carte non richiede il pagamento dell’imposta di bollo, come invece avviene per gli ordinari conti correnti.
Per quanto attiene i suoi costi, nella scelta della carta di credito adatta alle proprie esigenze occorrerà soffermarsi soprattutto sulla necessità di dover sopportare dei costi fissi quali il canone annuo, e dei costi variabili come le commissioni sulle operazioni di prelevamento presso sportelli automatici o, ancora, di addebito di utenze e altre voci onerose.
Un rapido confronto dei fogli informativi di trasparenza di tali prodotti vi permetterà di poter giungere all’individuazione della migliore tessera per le vostre esigenze.