Come si calcolano le detrazioni degli interessi passivi dei mutui. Una piccola guida per chi si appresta a compilare la dichiarazione dei redditi.
Nel 2015 sarà possibile detrarre gli interessi passivi sui mutui durante la dichiarazione dei redditi. In pratica si ottiene uno sconto sull’IRPEF ma in misura pari al 19% delle spese sostenute. Ecco come bisogna regolarsi per il conteggio.
Ai fini del calcolo IRPEF si può dedurre dalle tasse il 19% delle spese pagate e spetta sia che si utilizzi per la dichiarazione dei redditi il modello 730, sia per coloro che devono presentare il modello Unico. Il contribuente deve però rispettare alcuni requisiti:
- effettuare la richiesta della detrazione rispetto all’acquisto di un’abitazione principale o di una casa in cui il mutuatario dimora abitualmente con i suoi familiari;
- oppure richiedere la detrazione se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare come nel caso del coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado;
- considerare che la quota massima di interessi passivi su cui calcolare la detrazione è di 4000 euro.
Per calcolare la detrazione si deve moltiplicare il costo di acquisizione dell’immobile per gli interessi pagati e dividere il prodotto per il capitale erogato a titolo di mutuo: al risultato, si applicherà la percentuale prevista dalla legge (19%).
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La normativa specifica che non spetta la detrazione nel caso in cui il mutuo sia stato acceso per l’acquisto di una quota di proprietà dell’unità immobiliare, oppure per l’acquisto di una sola pertinenza.
L’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dall’acquisto. Il fisco è a conoscenza dei debiti maggiori contratti dai contribuenti per cui nella dichiarazione precompilata queste informazioni potrebbero già essere disponibili. Tuttavia vanno aggiornate sulla base del rendiconto del piano d’ammortamento.
