Nel mirino dell’attuale governo italiano non ci sono solo le banche, ma anche le assicurazioni. In particolare del Movimento 5 Stelle il ministro dello sviluppo Economico Luigi Di Maio a cui spetta il compito di trasmettere al presidente del Consiglio i nomi di tutti i componenti dell’Ivass.
Questo è l’organo che vigila su tutte le compagnie assicurative, da rinnovare entro il 15 febbraio.
La situazione
La procedura sembra simile ma non è la stessa adoperata per il direttorio di palazzo Kock, che prevede che il governatore di Banca d’Italia trasmetta al ministro dello Sviluppo Economico le proprie indicazioni sui nomi da eleggere.
Questo infatti è quello che è stato fatto da Ignazio Visco i primi giorni del dicembre scorso.
In pratica se entro giovedì Luigi Di Maio insieme al premier Giuseppe Conte che è ritenuto automaticamente il responsabile nei regimi di prorogatio come quello attuale, non sarà in grado di sbloccare questi due nomi, trasmettendo il decreto per la firma al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Ivass bloccherà il suo operato con un anno molto difficile da quantificare per l’intero settore assicurativo.
Così facendo se una compagnia volesse lanciare sul mercato un bond, non potrà farlo perché non sarà possibile ottenere l’autorizzazione da patte dell’Ivass.