I conti correnti bancari a prezzi ragionevoli per tutti i cittadini europei. E’ questa una raccomandazione Ue, da parte del commissario al Mercato interno Michel Barnier, bollata come “strana” ed “inutile” dall’Associazione Aduc visto che i costi di un conto corrente, nell’anno, non sono tanto quelli legati all’apertura del rapporto ed alla tenuta dello stesso, ma da tutta una serie di piccoli balzelli che, secondo l’Aduc, se non contestati uno per uno poi rimangono rigorosamente addebitati. Così come sono ancora altissimi alcuni servizi associati ai conti correnti, a partire dai costi dei bonifici extra Ue. Di conseguenza, secondo l’Associazione Aduc la raccomandazione Ue non fa altro che mettere le dita nella piaga. Basti pensare che ancora oggi non mancano le banche che sui bonifici online Italia applicano costi che non appaiono giustificati, così come se il bonifico lo si effettua allo sportello, si possono arrivare a pagare anche più di cinque euro per operazione!
Di riflesso secondo l’Aduc in materia di conti correnti, e non solo, non basta raccomandare, ma serve in tutto e per tutto disporre altrimenti la musica resterà sempre la stessa. Tra l’altro in Italia, dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, sono state inasprite le tasse proprio a carico degli Istituti di credito.
Il rischio reale, di conseguenza, è che le maggiori tasse le banche le vadano a scaricare sui consumatori con spread più alti su finanziamenti e mutui e, in generale, con l’introduzione di nuove commissioni, oneri e, spesso, come sopra accennato, veri e propri balzelli. Uno di questi, ampiamente contestato di recente dalle Associazioni dei Consumatori, è la cosiddetta “tassa sul contante“, ovverosia la commissione, anche fino a 3 euro per operazione, che il correntista è obbligato a pagare se ritira il proprio denaro presentandosi presso lo sportello della filiale in presenza dell’operatore.