Conti correnti dormienti: valore due miliardi e nessun avviso

di Daniele Pace Commenta


 Piccola inchiesta oggi, de La Repubblica online, che ha dato uno sguardo ai conti dormienti, a più di dieci anni dall’approvazione della legge che consente allo stato di appropriarsi di conti non reclamati e regolamentati per molto tempo. Molti i ricorsi, di chi si accorge di poter disporre di soldi lasciati da parenti a loro insaputa, ma molti anche i soldi incassati dallo stato. La legge infatti, non obbliga le banche ad avvertire i parenti dei deceduti, del piccolo gruzzoletto lasciato nei conti correnti, e gli istituti non sono interessati a cercare parenti spesso introvabili. Ma ci sono anche esempi di emigranti che al loro ritorno non trovano più i loro risparmi lasciati in Italia in caso di emergenza.

Niente paura comunque, si possono sempre avere questi soldi indietro, facendo reclamo, ma il problema resta quello di come sapere se qualche parente morto ha lasciato, senza dir nulla, dei soldi in banca. È il caso dei figli di un malato di Alzheimer, che si sono ritrovati per puro caso, 41mila euro di capitale, che il loro padre aveva dimenticato, a causa della nota malattia.

È bene comunque ricordare che, per legge, i conti non movimentati per più di dieci anni, vengono dichiarati dormienti, e lo stato li preleva per rimpinguare il fondo frodi. Sempre meglio essere informati se un parente ha soldi da qualche parte.