Conti correnti e conti deposito entrano nei parametri dell’Isee 2015

di Gianfilippo Verbani Commenta

La novità principale dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente per il 2015.


All’interno del calcolo per l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) rientreranno anche conti correnti e conti deposito.Si tratta della portata principale nel menu delle novità introdotte dal Governo per il prossimo anno.

Alcune revisioni nel sistema per il calcolo della situazione economica e familiare erano state introdotte già due anni fa. Tuttavia, quelle ufficializzate in questi giorni conservano un impatto molto alto sul calcolo. Perché nel mirino ci sono i conti correnti e i conti deposito? Da alcune analisi è emerso che l’80% delle domande ISEE presentate gli scorsi anni non indicano, impropriamente, il possesso di forme di risparmio ed investimento.

Gli esperti, dunque, spiegano:

Per individuare i “finti poveri”, il nuovo sistema prenderà in esame il reddito dell’intero nucleo familiare, il patrimonio immobiliare (fabbricati e terreni ai fini IMU), i depositi bancari, i conti correnti, gli investimenti in Titoli di Stato e azioni. Andranno inoltre indicati i redditi esenti Irpef, quali ad esempio le borse di studio, gli assegni di accompagnamento, le pensioni di invalidità, ma anche assegni di accompagnamento, assegni al nucleo familiare, cedolare secca, trattamenti assistenziali, previdenziali, indennità.
Vengono inoltre introdotti correttivi per i nuclei familiari con portatori di handicap: sarà applicata una franchigia di 4.000 per una disabilità media, di 5.500 euro in caso di disabilità grave, fino a 7.000 euro in presenza di persone non autosufficienti. Si arriva a 9.500 euro se il figlio è minorenne.
Per quanto riguarda i conti correnti, se il contribuente ometterà di dichiararne il possesso, scatteranno controlli automatici. In questo modo si cercherà di determinare l’effettiva condizione economica delle famiglie che richiedono di accedere a prestazioni sociali agevolate.