La maggior parte degli istituti di credito, hanno come strumento finanziario, anche il conto corrente per minori, suddiviso normalmente a seconda della fascia di età, ovvero tra 0 e 12 anni, e fino ai 17 anni.
Quando ci riferiamo alla fascia di età fino a 12 anni, è corretto parlare di libretto di risparmio, perché esso non consente di svolgere incassi e pagamenti, che sono invece tipici dei conti correnti veri e propri. Tendenzialmente questi libretti, non prevedono costi di apertura ne di gestione, ed hanno un tasso di interesse lordo annuo che va dall’1% al 3% in base alla quota media dei depositi effettuati.
Se un genitore è orientato su questa tipologia di conto per il proprio figlio, piuttosto ad esempio di un buono postale, è bene che venga fatta una analisi preventiva dei costi e dei benefici, perché generalmente, quelli che si depositano su tali conti, sono solo giacenze medie con limiti, ovvero un eventuale costo del conto, oppure dell’imposta di bollo e delle spese di comunicazione.
Proprio per questi motivi, vi consigliamo di scegliere una opzione in cui sia l’imposta che altre eventuali spese, siano a carico dell’Istituto di credito, oppure che vengano azzerate on line mediante le operazioni. In assenza di costi ulteriori, il libretto può costituire per un genitore, una alternativa valida al salvadanaio.