Continuano ad aumentare le spese destinate alle ristrutturazioni da parte dei proprietari di immobili, che sempre più spesso per questo motivo si rivolgono al mercato del credito.
La possibilità di accedere alle detrazioni fiscali, ancora una volta prorogate dalle legge di Stabilità 2015, continua a far aumentare le spese destinate alle ristrutturazioni da parte dei proprietari di immobili, che sempre più spesso per questo motivo si rivolgono al mercato del credito e quindi a soluzioni come prestiti e mutui per ristrutturazioni.
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La percentuale di detrazione concessa a coloro che decidono per una riqualificazione energetica del proprio stabile, sia famiglie che imprese, è pari rispettivamente al 50 per cento per quelle edili o al 65 per cento per quelle di tipo energetico.
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I dati complessivi relativi al 2013 mostrano un incremento delle spese per ristrutturazioni rispetto al 2012 pari al 56,4 per cento, che sale al 90 per cento se il dato si confronta con il 2011. Questi dati sono stati desunti dall’ Osservatorio permanente della Confederazione Nazionale dell’ Artigianato e della Piccola e Media Impresa.
Il successo della misura è dovuto anche al fatto che il contribuente può usufruire di questa detrazione per un periodo di tempo che arriva fino a 10 anni, in cui si ha il rimborso di quote costanti. Si ha quindi un evidente vantaggio a chiedere una detrazione, perché con le detrazioni si stabilisce oggi il valore di una somma di denaro che ha una scadenza futura. Per confrontare quest’ultima con i valori di mercato è necessario applicare il tasso di interesse che si applica in genere ai mutui.
Si capisce subito, allora, che con le detrazioni si ottiene il contante che avrebbe ricevuto l’ investitore chiedendo un mutuo, il cui valore sarà pari al valore della detrazione stessa. E in questo fattore risiede il vero sconto che si ottiene sulle ristrutturazioni grazie al riconoscimento della detrazioni statali.