Il conto deposito è un rapporto bancario molto simile al tradizionale conto corrente, ma in grado di adempiere meglio alle sue funzioni di “salvadanaio” ad alto tasso di rendimento. Cerchiamo allora di capire quali sono le principali caratteristiche di vantaggio del conto deposito, come aprirne uno, e perché l’investimento nei conti deposito può ben rappresentare una valida alternativa rispetto ad altre forme di impiego.
Perché il conto deposito può essere vantaggioso
La caratteristica principale del conto deposito è rappresentata dalla sua versatilità e dall’alto tasso di rendimento delle somme: con i conti deposito possiamo infatti gestire ogni operazione direttamente online, disponendo accrediti e addebiti (versamenti e prelievi) in pochi secondi e con grande autonomia. Inoltre, le somme depositate sul conto, specialmente se assoggettate a vincoli, possono essere remunerate con tassi di interesse molto superiori a quelli applicati ordinariamente ai conti correnti, o in altre forme di investimento di breve termine.
Come aprire un conto deposito
Aprire un conto deposito è molto semplice e, anche se l’iter di accensione può variare da banca a banca, possiamo certamente riassumere le seguenti fasi:
- Richiesta di apertura del conto deposito mediante compilazione di un form online (o di un modulo cartaceo)
- Ricezione del contratto di conto deposito, da sottoscrivere e inviare nuovamente alla banca insieme a copie dei nostri documenti di identità
- Operazione di primo versamento sul conto deposito, utile per “attivare” il rapporto
La sicurezza del conto deposito
Oltre che vantaggioso ed estremamente flessibile, il conto deposito rappresenta una forma di investimento molto sicura: grazie ad esso sarà infatti possibile godere di tutte le protezioni offerte dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che propone una copertura di 100 mila euro in caso di default dell’istituto di credito (tra i tanti conti deposito dei quali abbiamo parlato nelle ultime settimane, vedi anche il conto Webank – condizioni giugno 2013). Tutte le banche operanti in Italia sono soggette all’iscrizione al Fondo: se tuttavia avete dei dubbi, potete consultare l’elenco aggiornato degli istituti aderenti sul sito internet bancaditalia.it.