La situazione appare ancora difficile per le banche italiane, le quali hanno continuato ad accumulare crediti difficili, per un totale di 2,2 miliardi di euro in più rispetto ad aprile, salendo a oltre 168 miliardi di euro.
L’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha rilasciato di recente il bollettino mensile in merito all’operato delle banche italiane, relativo in particolare al mese di giugno 2014, all’interno del quale sono registrati i dati inerenti l’andamento del settore dei prestiti e del credito in Italia.
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Come abbiamo avuto modo di vedere, infatti, il settore dei prestiti ha avuto un rallentamento nel calo nel mese di giugno 2014, soprattutto per quanto riguarda i prestiti a breve termine, cioè quelli fino ad un anno, mentre più difficoltà ci sono state per i prestiti a lungo termine, cioè quelli con durata superiore ad un anno, che sono leggermente calati nel mese rispetto a quello precedente.
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Più preoccupante, però il quadro delle sofferenze bancarie relative al mese di maggio 2014. La situazione appare infatti ancora difficile per le banche italiane, le quali hanno continuato ad accumulare crediti difficili, per un totale di 2,2 miliardi di euro in più rispetto ad aprile, salendo a oltre 168 miliardi di euro. Il dato si confronta con il mese di maggio 2013, in cui il totale delle sofferenze era pari a 135 miliardi di euro.
La composizione delle sofferenze è così formata per un 15 per cento dai piccoli operatori economici, dal 14,5 per cento dalle imprese e dal 6,6 per cento dalle famiglie. Nel mese di maggio, tuttavia, le sofferenze al netto delle svalutazioni sono state pari a 78,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al mese precedente e anche rispetto a maggio 2013.
In rapporto agli impieghi totali le sofferenze delle banche italiane hanno raggiunto l’8,9 per cento, valore massimo dal 1998.