Capita piuttosto di frequente che persone che sono proprietarie di appartamenti realizzati in case plurifamiliari, al cui interno si trovano varie abitazioni, abbiano intenzione di acquistare anche il secondo immobile, che si è riusciti a vendere oppure nemmeno ad affittare.
Detrazioni fiscali, come sfruttare le agevolazioni sugli interessi passivi del mutuo
In tutti questi casi, quindi, tutto ciò che bisogna fare è la richiesta di un nuovo mutuo. Altrimenti, si può anche scegliere per aumentare il capitale che viene messo a disposizione dal primo mutuo. In ogni caso, si dovrà effettuare anche l’accorpamento della casa e seguire il procedimento di accatastamento unitario, sia subito che alla fine delle operazioni di ristrutturazione, nel caso in cui queste ultime siano state previste.
Uno dei tanti dubbi che attanagliano le persone, in questi casi, è se le agevolazioni che riguardano gli interessi passivi del mutuo si possano sfruttare anche per l’acquisto della seconda casa. Nel caso in cui l’immobile venga accorpato, in modo tale da risultare un unico complesso, come se fosse una prima casa, le agevolazioni si possono continuare a sfruttare. In questi casi, però, ci sono dei dubbi che si riferiscono alle modalità con cui si potrebbero sfruttare tali agevolazioni.
Il rispetto dei termini previsti dalla legge
Bisogna mettere in evidenza come le agevolazioni di cui stiamo parlando si possano continuamente a sfruttare, ma solo se il trasferimento nella nuova quota di proprietà che è stata comprato avvenga nel giro di dodici mesi. È questa la regola enunciata da parte dell’articolo 15 del Tuir. Il termine, tra l’altro, vale anche nel caso di ristrutturazione.
Nel caso in cui il rispetto dei termini avvenga secondo quanto previsto dalla legge, ecco che si può usufruire delle agevolazioni sugli interessi passivi riguardanti il mutuo prima casa già dalla prima rata del mutuo in poi. Quindi, serve rispettare il termine di un anno per poter godere dei vari benefit e detrazioni degli interessi e dei vari oneri accessori.
Chi ha intenzione di aumentare il capitale riguardante il mutuo che già esiste, invece, dovrà richiedere l’incremento del finanziamento da parte del proprio istituto di credito. Occhio, però, ad un aspetto che fa la differenza: deve essere un rialzo del mutuo a tutti gli effetti e non deve corrispondere all’erogazione di ulteriore quote sotto forma di liquidità.