“Cornuti e mazziati”, secondo un detto popolare meridionale. È questo il rischio che staremmo correndo noi risparmiatori, e con noi l’intera platea delle imprese, secondo il punto di vista del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. L’argomento del contendere, naturalmente, è il tema caldo di questo fine settimana: la proposta, giunta dal vertice UE, di introdurre una tassa a carico degli istituti di credito in modo che siano loro a pagare una crisi economica che dal loro operato poco trasparente è stata generata. L’obiezione di Marcegaglia è lineare, semplice quanto incisiva: le nuove tasse a carico delle banche, ferma restando la possibilità di ogni Stato di introdurle secondo una misura che deciderà lui e lui solo secondo le proprie esigenze, dove mai saranno caricate se non sull’utenza?
Il 2009, argomenta Marcegaglia, è stato “devastante” per via di una crisi “nata finanziaria e divenuta industriale”, dunque reale ed assolutamente tangibile per chiunque. Dunque la proposta di tassare le banche trova “fredda” Confindustria. Emma Marcegaglia lo ha spiegato intervenendo venerdì a Mantova, al convegno di Federmeccanica, dove il presidente non ha nascosto il proprio disappunto relativamente alla proposta: “Non siamo molto d’accordo, perché un’eventuale tassa che andrebbe a gravare sugli istituti di credito si trasformerebbe in maggiori costi per le imprese e i risparmiatori. Sarebbe un po’ come dire che ci sarà un’altra crisi, perciò dobbiamo già preparare i soldi per poterla pagare”.
Sarebbe, insomma, una soluzione tampone, che per giunta andrebbe a ricadere sulle stesse spalle che stanno pagando il prezzo del problema generato dalla finanza. Per risolvere il problema alla radice, Marcegaglia non si stanca di ripetere che “Noi preferiamo la logica di nuove regole uguali per tutti, e regolatori attenti”. Chiusura con un auspicio: “Sono passati quasi due anni dal fallimento di Lehman Brothers e non ci sono ancora regole chiare proprio sui temi più finanziari; speriamo che questo discorso venga trattato al G20 di Toronto”.