Disdetta assicurazione auto, come fare

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Polizze auto tacitamente rinnovate. Ne avete mai sentito parlare? Nella miriade di casi in cui succede – e sulla cui effettiva correttezza si potrebbero aprire parentesi tonde e quadrate – accade che ci si accorge sempre dopo di non avere più il tempo per rimediare a un vizio di forma letale in quanto – vero ma non sempre moralmente corretto – la legge non ammette ignoranza.

Polizza, come e perchè disdire? Assicurazione auto, qual è la durata consigliabile?

Sarà accaduto aneche a molti di voi di incappare, ad esempio, nella bella sorpresa di una assicurazione auto non più desiderata e nella impossibilità di formalizzarne la disdetta per tacito rinnovo all’atto della scadenza. In quei casi, ciascuno avrebbe dovuto inoltrare richiesta di interruzione rapporto: sono soprattutto le compagnie tradizionali (legate a una rete di agenzie dislocate lungo l’intero territorio nazionale) a sottendere la norma del tacito rinnovo. Nessuno vi spedisce a casa un’informativa che chiarisca lo stato di fatto della posizione assicurativa, ci si deve pensare da sè (ma, nel caso, ci si può avvalere di validi supporti).

In tal senso, occorre prestare la massima attenzione e ricordare sempre il periodo di scadenza della polizza. La regola generale, ma poi ciascuna compagnia ha la facoltà di personalizzare, è che ogni disdetta vada formalizzata attraverso la spedizione di una raccomandata con ricevuta di ritorno (in alternativa, via fax) almeno 60 giorni prima della scadenza. Tra le motivazioni per cui inoltrare disdetta? Più di una, ovviamente ma quella maggiormente sentita riporta al fatto che, con gli aumenti selvaggi degli ultimi periodi, ci si trova quantomeno a poter selezionare una varietà importante di offerte che differenziano tra loro innanzitutto per il costo: è buona norma richiedere più di un preventivo prima di scegliere con cognizione di causa.

La normativa recente: dl 31 gennaio 2007. Internet? Grande opportunità

Il consiglio doveroso è il seguente: rifiutate polizze pluriennali, meglio scegliere di volta in volta. Va inoltre tenuto presente che, con decreto legge 31 gennaio 2007, si è stabilito che ciascun assicurato ha facoltà di recedere annualmente dal contratto senza oneri. Ovviamente, nel contratto sottoscritto è riportato tutto: buona prassi, al di là di ogni altra osservazione, sarebbe quella di cominciare a leggersi il contenuto della polizza stipulata. Va da sè che, nel caso in cui all’interno del contratto manchi un riferimento al tacito rinnovo, l’assicurazione si intende in essere per il periodo pattuito e, alla naturale scadenza, il vincolo con tale o tal’altra compagnia decade. In quella circostanza, l’attenzione starà nel fatto di ricordarsi di non beneficiare più di copertura assicurativa e occorrerà stipulare una nuova assicurazione.

Va detto che oggi la gamma di scelta rispetto alla compagnia cui assicurare la propria automobile include un ventaglio di opzioni davvero numerose: agli storici marchi, infatti, si sono affiancate compagnie che consentono – in un colpo solo – di assicurarsi tramite internet e di spendere molto meno. Anche questa è la bella novità che va richiamata: è proprio con le compagnie di nuova generazione, quelle che operano a distanza, che non si rischia di incappare in un tacito rinnovo: solitamente tendono a vincolare per la durata del contratto che giunge quindi a scadenza naturale.