Dividendi 2010: UBI Banca scoppia di salute

di Gianfilippo Verbani 1


 Anche quest’anno, anche nonostante ci si stia lasciando alla spalle un periodo di gravissima crisi economica, le società per azioni si accingono, come ogni anno di questi tempi, a definire gli utili della gestione dell’anno precedente per distribuire agli azionisti gli eventuali dividendi. Non viene meno a questa logica (del resto, neppure potrebbe pensare di farlo) UBI Banca, il cui Consiglio di Gestione ha approvato lunedì scorso il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato di Gruppo relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2009. L’iter non è da considerarsi concluso, dato che è prevista per il prossimo 7 aprile l’approvazione al Consiglio di Sorveglianza, ma alcuni dati già trapelano e possono essere considerati attendibili.

“Il risultato dell’esercizio – precisa una nota – consentirà al Consiglio di Gestione di proporre all’Assemblea dei Soci, che si terrà in prima convocazione il 23 aprile e in seconda convocazione il 24 aprile 2010, la distribuzione di un dividendo unitario di 0,30 euro alle 639.145.902 azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo 2010, se deliberato dall’Assemblea dei Soci nella misura proposta, sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio 2010 con valuta 27 maggio 2010. Il monte dividendi ammonterà a massimi 191,7 milioni di euro, a valere, una volta effettuate le attribuzioni di legge e di statuto, sull’utile della Capogruppo (406 milioni di euro)”.

Complimenti a UBI Banca, dunque, il cui esercizio 2009 si è chiuso con un utile netto pari a 270,1 milioni di euro, in significativa crescita (circa il 350%) rispetto ai 69 milioni complessivamente conseguiti nel 2008. Il margine di interesse è sceso del 14,6% a 2,4, scontando in particolare il drastico calo dei tassi di mercato e la ricomposizione di attivi e passivi verso forme tecniche a maggior durata, rispettivamente meno remunerative ma maggiormente onerose. I dividendi percepiti sui titoli di proprietà sono risultati pari a 10,6 milioni di euro rispetto ai 71,2 milioni dell’esercizio 2008, principalmente per il venir meno di 55,1 milioni relativi alla partecipazione in Intesa San Paolo.


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