Finalmente è scoppiata l’estate, ed è tempo di pensare alle vacanze, e in alcuni casi, all’assicurazione per il viaggio. La polizza serve ad evitare brutte sorprese, come l’annullamento dei voli nella caotica estate degli aeroporti, carichi di charter, ma anche per le spese sanitarie, che in alcuni paesi sono completamente private.
Poi ci sono i problemi che si possono presentare per vacanze organizzate male, oppure in paesi dove l’organizzazione è abbastanza approssimativa, seppur molto esotici. Infine, quei paesi, come gli Stati Uniti, dove anche una semplice visita al pronto soccorso può costare migliaia di dollari.
I dari sulle assicurazioni viaggio
Questa settimana sono usciti i dati del Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance, giunto al 19° rapporto, per analizzare il settore, anche in comparazione con il resto dell’Europa. C’è anche la classifica delle motivazione per cui si stipula una polizza per il viaggio. Forse a sorpresa, il 48% dei clienti che stipulano una polizza lo fa perché ha paura dei danni alla propria auto. Il 43% lo fa perché teme i mezzi pubblici e il 42% per motivi di salute.
Il 52% delle polizze sono state stipulare per dei viaggi all’estero, e i paesi più gettonati sono la Francia, la Spagna e la Grecia. Le vacanze porteranno il 61% degli italiani a fare le ferie da qualche parte, una media leggermente inferiore a quella del resto d’Europa, che ha il 63%. Il 68% andrà al mare e il 19% in montagna.