Fino ad un anno fa, campagna elettorale del poi Presidente degli Stati Uniti Barack Obama in corso, il mondo sembrava pronto ad intraprendere una rivoluzione verde, principalmente per trovare una strategia di produzione e vendita (cioè il mercato) che gli consentisse di uscire dalle sabbie mobili della crisi economica. Un intervento del genere, evidentemente, non c’è stato: è vero, le automobili degli americani dovranno avere motori più efficienti, ma di nuove ulteriori e significative agevolazioni per la dotazione di pannelli solari ed altri impianti che utilizzano fonti rinnovabili neppure l’ombra. Neanche in Italia. Tocca fare da soli. Difficile, quando non impossibile, a meno di non scegliere di contare sull’aiuto di un soggetto finanziatore. Intesa-San Paolo offre anche questo.
Con il suo Prestito Ecologico, la grande banca italiana si rivolge a “persone fisiche, sia dipendenti sia lavoratori autonomi, che agiscono per scopi estranei alla loro attività imprenditoriale o professionale, con età compresa tra i 18 e i 75 anni alla scadenza del prestito, titolari di conto corrente da almeno 6 mesi”, come leggiamo dal sito. Tre condizioni chiare, ma abbastanza semplici da soddisfare. A quel punto sarete nelle condizioni di poter richiedere un prestito destinato a finanziare “Progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, pannelli solari o termici, che trasformano l’energia solare in energia per riscaldamento ed elettrica”
Ma anche l’installazione di infissi e finestre più efficienti rispetto a quelli di cui disponete, quindi studiati per migliorare la coibentazione diminuendo, per contro, la dispersione di calore; oppure per potervi finalmente dotare di una caldaia di nuova generazione ad alta efficienza, consumi ridotti a fronte di una maggiore produttività. Se poi state pensando di acquistare un auto elettrica sarete, di nuovo, i benvenuti a Banca Intesa, così come se invece intendete solamente migliorare le prestazioni dell’esercito dei vostri elettrodomestici. Importo finanziabile, da 2.500 a 75.000 euro, rimborsabile in rate mensili posticipate per un minimo di 2 ed un massimo di 12 anni.
Franco 30 Settembre 2009 il 16:36
Già il fatto che le case debbano essere per legge predisposte al fotovoltaico lo trovo già un passo avanti. Ma deve essere il primo passo di una lunga camminata. Spero che la gente si convinca che il fotovoltaico serve davvero