È vero che tornano le penali sui mutui? L'Italia ha tempo fino all'anno prossimo per recepire una normativa comunitaria che va in questa direzione.
Quando era ministro Pierluigi Bersani era tutto diverso perché erano state abolite le penali sui mutui ed era stato fornito un aiuto concreto alle famiglie. Le banche cioè non potevano più chiedere soldi ai clienti per l’estinzione anticipata del mutuo prima casa. Adesso si è tornati un po’ indietro.
C’è il rischio concreto che le penali dovute alle banche in caso di estinzione anticipata del mutuo prima casa o di surroga possano essere reintrodotte. Questo potrebbe succedere a causa della Direttiva 2014/7/Ue, in vigore dal 28 febbraio 2014, accolta dall’Italia il 2 luglio scorso, e voluta da Bruxelles con l’obiettivo di uniformare nell’Eurozona le regole riguardanti “i contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali”.
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La nuova disciplina comunitaria (art. 66) prevede che gli Stati membri possano definire
“le condizioni per l’esercizio del diritto di recesso”, indicando tra le diverse possibilità “restrizioni temporali sull’esercizio del diritto, un trattamento diverso a seconda del tipo di tasso debitore o restrizioni relative alle condizioni alle quali il diritto può essere esercitato”.
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Nel caso in cui gli Stati membri prevedano inoltre che la banca abbia diritto all’indennizzo, lo stesso “dovrebbe essere equo e obiettivamente giustificato per i costi potenziali direttamente connessi al rimborso anticipato del credito in conformità alle norme nazionali in materia di indennizzo”. Quest’ultimo, infine, “non dovrebbe essere superiore alla perdita economica sofferta dal creditore” anche se la direttiva non precisa l’entità dell’eventuale indennizzo dovuto alla banca.
Il Governo italiano ha tempo comunque sino al 21 marzo 2016 per decidere cosa fare e stabilire le nuove regole.