Il tapering, cioè la riduzione degli stimoli all'economia degli Stati Uniti, entra in una sua nuova fase, con un taglio mensile di 10 miliardi di bond, raggiungendo un totale di soli 45 miliardi al mese.
Era stato annunciato nei mesi passati e sicuramente era un passaggio già atteso dalle economie del globo. Stiamo parlando della riduzione degli stimoli da parte della Federal Reserve negli USA, che in questi giorni ha reso ufficiale quella decisione di cui si discuteva ormai da tempo, diminuendo il numero dei bond acquistati ogni mese.
> Per la Federal Reserve i tassi rimarranno bassi a lungo
Cambia così politica la FED in seguito alla riunione del Fomc, la commissione che decide in merito alla politica monetaria seguita dalla istituzione bancaria centrale americana e i mercati si adeguano e cambiano di conseguenza il passo. Il tapering, cioè la riduzione degli stimoli all’economia degli Stati Uniti, entra così in una sua nuova fase, con un taglio mensile di 10 miliardi di bond, raggiungendo un totale di soli 45 miliardi al mese.
> Janet Yellen è il nuovo presidente della FED
Scendendo più nei dettagli, infatti, la Banca centrale USA acquisterà d’ora in avanti solo 20 miliardi di dollari di obbligazioni garantite da mutui a cui si andranno ad aggiungere buoni del Tesoro per altri 25 miliardi di dollari ogni mese. Un taglio che diventa quindi quasi del 50 per cento, se si pensa che il programma in origine prevedeva aiuti per 85 miliardi di dollari al mese.
In questo frangente si è espressa anche Janet Yellen, il presidente della Federal Reserve, che ha sottolineato come in questo periodo i tassi di interesse praticati resteranno comunque molto bassi, e lo rimarranno anche in seguito alla conclusione del tapering.
Nel frattempo, tuttavia, sono arrivate notizie economiche sull’andamento del PIL Usa, che nel corso del primo trimestre è cresciuto solo dello 0,1 per cento, dunque molto al di sotto delle attese.