A sostegno dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane, arriva la seconda tranche, pari a ben 5 miliardi di euro, del plafond da complessivi 8 miliardi di euro messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’accesso alla provvista da parte del sistema bancario con finalità di erogazione di finanziamenti alle PMI. In data odierna, infatti, Massimo Varazzani, Amministratore Delegato della Cassa Depositi e Prestiti, e Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, hanno siglato la nuova convenzione che “sblocca” la seconda tranche da cinque miliardi di euro in virtù della definizione delle modalità di impiego e di ripartizione della stessa. La tranche da cinque miliardi di euro, inoltre, sarà eventualmente aumentata degli eventuali residui della prima tranche da tre miliardi di euro alla data del 28 febbraio 2010.
In questo modo, senza alcuna interruzione nell’erogazione del credito alle piccole e medie imprese da parte delle banche, già dall’1 marzo prossimo gli istituti di credito potranno fare provvista attraverso la Cassa Depositi e Prestiti fino al 30 giugno del 2010. I cinque miliardi di euro della seconda tranche sono ripartiti in tre quote: una prima quota, pari a tre miliardi di euro viene distribuita in funzione del “peso” che ogni banca ha sul mercato, fermo restando che, come avvenuto per la prima tranche, una quota del 15% è destinata al sistema delle banche del credito cooperativo.
La seconda quota, in accordo con quanto recita un comunicato congiunto ABI – Cassa depositi e Prestiti, riguarda gli eventuali residui della prima tranche da tre miliardi di euro che sarà ripartita tra le sole banche che avranno utilizzato, anche se in maniera solo parziale, la loro quota precedentemente riservata. La terza ed ultima quota, pari a due miliardi di euro, è “a sportello”, ovverosia a disposizione degli Istituti di credito nel momento in cui avranno esaurito le quote di spettanza.