Fitch promuove l'Italia ma le aspettative sul rating non saranno molto elevate e l'outlook per il futuro rimarrà fragile a causa delle limitate prospettive di crescita a breve termine.
L’agenzia di rating americana Fitch ha espresso nei giorni scorsi un parere positivo in merito all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando come la veloce conclusione dei lavori di elezione non potrà che agevolare lo Stato Italiano nel portare a termine le riforme economiche e istituzionali intraprese.
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L’Italia, tuttavia, in questo frangente, conserva ancora prospettive di crescita molto deboli nel complesso, ragione per cui le aspettative sul rating non saranno molto elevate e l’outlook per il futuro rimarrà fragile.
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L’agenzia americana sottolinea anche in una nota, tuttavia, che dal momento del suo insediamento il governo italiano ha compiuto grandi passi verso l’attuazione delle riforme istituzionali, in particolar modo nel settore del lavoro, per il quale è stato presentato il Jobs Act e tali progressi sul piano delle riforme potranno sicuramente incentivare nel prossimo futuro anche gli investimenti.
Ci sarà però bisogno ancora di altro tempo prima che le riforme istituzionali prendano piede e diano luogo ai loro frutti, che in genere sono visibili solo nel medio – lungo periodo. Per questo motivo la previsione da parte di Fitch sul giudizio di affidabilità dell’Italia non è così positiva perché la prospettiva di crescita a breve termine resta fragile.
Il PIL italiano, in sostanza, contrattosi nei primi mesi del 2014, nonostante gli stimoli dello scorso anno, dovrà forse crescere nel 2015 grazie al quantitative easing, al calo del prezzo del petrolio e al deprezzamento dell’euro.