Come ben noto, il mutuo è un contratto mediante il quale una parte (detta mutuante, ovvero la banca) consegna all’altra (detta mutuataria, cioè il debitore principale) una somma di denaro o (più raramente) una quantità di beni fungibili, che l’altra si obbliga a restituire successivamente con altrettante cose della stessa quantità e specie. Frequentemente utilizzato in ambito immobiliare, cerchiamo allora di comprendere in che modo si calcoli la rata del mutuo, e perché occorra prendere particolare confidenza con tale metodologia di calcolo.
Calcolare la rata del mutuo prima della sua richiesta è estremamente importante al fine di comprendere la sostenibilità dell’intera operazione di finanziamento. Attraverso l’accurato calcolo delle rate di finanziamento, infatti, l’aspirante mutuatario potrà essere in grado di comprendere se il rapporto tra la rata e il reddito rientra nei canoni di sostenibilità e, pertanto, se la sua domanda di finanziamento troverà o meno accoglimento.
Il calcolo è relativamente semplice, e sul web esistono oggi numerosi strumenti di preventivazione del mutuo che possono permettere, in pochi secondi, di comprendere quale sia la rata del proprio mutuo.
Per effettuare il calcolo della rata del mutuo è necessario indicare il valore del mutuo (cioè, l’importo che andremo a richiedere, di norma non superiore all’80% del valore di garanzia dell’immobile da ipotecare), il tasso di interesse (percentuale, a scelta tra fisso e variabile, a seconda delle libere preferenze del mutuatario), la durata del piano di ammortamento (espressa in anni, indica l’estensione del rimborso, ovvero in quanto tempo andremo a ripagare l’intero capitale finanziato), la periodicità delle rate (di norma mensile, ma anche trimestrale e semestrale).
In pochi secondi il preventivatore vi permetterà di ottenere un piano di ammortamento attendibile, tramite il quale potrete comprendere la sostenibilità della vostra richiesta. Vi ricordiamo che in caso di tasso di interesse variabile la rata indicata sarà esclusivamente quella di “partenza”, che potrà ben essere suscettibile di variazioni al rialzo o al ribasso.