Le frodi più comuni sulle carte di credito nel 2013 in Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il valore medio delle singole frodi nel corso del 2013 è sceso del 14 per cento sotto la soglia dei 200 euro, mentre si riconosce un aumento delle modalità di contraffazione generate attraverso internet e i dispositivi di pagamento POS.


 In un post pubblicato prima di questo abbiamo visto che l’Italia risulta attualmente uno dei paesi più sicuri in merito all’utilizzo delle carte di credito e degli strumenti di pagamento elettronici in generale, secondo gli ultimi dati raccolto dal Ministero dell’Economia e della Finanza. Anche in confronto con gli altri paesi europei, infatti, l’Italia si pone su valori decisamente più bassi. 

Carte di credito – Il loro uso in Italia è molto sicuro

Questo non significa, tuttavia, che in Italia le frodi sulle carte di credito, sui bancomat e sulle carte prepagate non vengano affatto perpetrate. Il valore medio delle singole frodi nel corso del 2013 è sceso del 14 per cento sotto la soglia dei 200 euro, mentre si riconosce un aumento delle modalità di contraffazione generate attraverso internet e i dispositivi di pagamento tramite POS.

I costi del POS obbligatorio per aziende e lavoratori autonomi

Meno consistenti invece sono state le frodi perpetrate tramite gli sportelli elettronici. Il canale internet quindi al momento guida la classifica dei procedimenti su cui vengono perpetrati più frodi con gli strumenti di pagamento elettronici in Italia. Per quanto riguarda invece i settori in cui vengono perpetrate le frodi si tratta per lo più più di  General Retail and Wholesale, ma anche Electronic stores e Mens – Womens clothing stores, cioè acquisti al dettaglio rivolti a beni elettronici e abbigliamento. 

Una delle frodi più comune che vengono riscontrate anche in Italia è l’utilizzo fraudolento del codice della carta emessa, che oggi rappresenta più del 50 per cento delle azioni totali in Europa e nel nostro paese.