La Regione Toscana si sta muovendo per poter garantire un maggior numero di prestiti in favore del soddisfacimento degli interventi antisismici e di efficienza energetica. Una proposta che fa parte di un pacchetto di quattro iniziative che l’assessore alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, ha illustrato negli scorsi giorni durante la riunione del tavolo per l’edilizia, a Firenze.
“Per battere la crisi del settore edilizio” – ha detto Bugli – “occorre andare oltre la logica dell’emergenza, mettendo in campo nuove idee, progetti, adeguamenti legislativi e provando a rilanciare un comparto decisivo per l’economia della Toscana”.
Per quanto concerne il dettaglio delle singole iniziative, la prima idea è stata quella di proporre la costruzione di un fondo immobiliare di social housing che possa unire gli sforzi del pubblico e dei privati, fornendo una risposta a quelle famiglie che non hanno i requisiti per poter accedere a un alloggio pubblico, ma che sono comunque in difficoltà ad andare sul mercato. Il fondo consentirebbe inoltre di valorizzare gli immobili che ora sono sfitti e non utilizzati, e che verrebbero offerti con affitti calmierati a poco più di 400 euro al mese di canone di locazione, con eventuale possibilità di riscatto (vedi anche il nostro articolo sui finanziamenti etici in crescita).
Tra le altre iniziative, anche la possibilità di predisporre garanzie erogate da un fondo regionale per accedere ai prestiti per la messa in sicurezza degli edifici in zone sismiche e per il miglioramento dell’efficienza energetica, per cui si può già contare su detrazioni statali ora al 65 per cento, da fruire in 10 anni. Verrà inoltre messa a disposizione una task force di consulenti che potranno permettere alle famiglie di ottenere una valutazione puntuale dei vantaggi delle ristrutturazioni e degli interventi di riqualificazione.
Ultima misura è quella dei finanziamento di interventi regionali pilota per la creazione di alloggi in bioarchitettura e bioedilizia.
