Quando si sottoscrive un prestito ristrutturazione è sempre necessario prestare attenzione al fatto che all'interno del contratto siano riportate una serie di indicazioni essenziali.
Quando si vogliono realizzare dei lavori di ristrutturazione sulla propria abitazione, una valida alternativa al mutuo di ristrutturazione è quella di richiedere un prestito, che in confronto a questo primo prodotto finanziario ha forse un tasso di interesse più alto, ma fa risparmiare sugli altri costi, dal momento che non prevede il pagamento di spese di spese notarili.
> Che cos’è un prestito per ristrutturazione
Il prestito di ristrutturazione può essere richiesto però per un importo massimo di 50 mila euro, ma non prevede da parte del richiedente la presentazione di garanzie aggiuntive.
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Quando si sottoscrive un prestito ristrutturazione, tuttavia, è sempre necessario prestare attenzione al fatto che all’interno del contratto siano riportate una serie di indicazioni essenziali.
Gli elementi del contratto del prestito ristrutturazione
Ecco quindi quali sono gli elementi che non dovrebbero mai mancare all’interno di un contratto per un prestito per ristrutturazione:
- l’indicazione del tasso di interesse praticato
- l’indicazione di ogni altro costo o condizione applicata
- gli eventuali costi dovuti agli interessi di mora
- l’importo totale e le modalità del finanziamento
- il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate
- il tasso annuo effettivo globale – TAEG – applicato
- il dettaglio delle condizioni secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato
- l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG
- le eventuali garanzie richieste
- le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.
Tali elementi sono decisi dalla legge e devono sempre figurare all’interno del contratto sulla base delle normative vigenti in fatto di trasparenza bancaria.