Sono sopratutto gli Stati Uniti ad essere interessati a tale tipo di transazioni, e sono seguiti in questo anche da fondi europei e da quelli degli altri stati sovrani.
Nonostante il periodo di crisi e di depressione del settore immobiliare sembra che l’ Italia sia diventata sempre più attraente per gli stranieri interessati agli investimenti immobiliari e ad investire in particolare nel parco immobiliare di tipo non residenziale del Belpaese.
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Secondo le più recenti analisi, infatti, la maggior parte degli investimenti immobiliari effettuati nella nostra nazione sono realizzati attraverso capitali stranieri, interessati soprattutto alle compravendite non residenziali. Le ultime statistiche attribuiscono ai capitali esteri almeno l’ 80 per cento delle transazioni, per un totale di circa 4,8 miliardi di euro per le transazioni monetarie e oltre 5,3 milioni per quelle senza pagamento ma con scambio di quote. Soprattutto nelle grande città come Milano, infatti, le transazioni immobiliari avvengono ora attraverso lo scambio di valori simili.
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Sono sopratutto gli Stati Uniti ad essere interessati a questo tipo di transazioni, e sono seguiti in questo anche da fondi europei e da quelli degli altri stati sovrani. Altri bollettini del mondo immobiliare confermano che le operazioni che prevedono un pagamento monetario sono localizzate sopratutto sugli immobili commerciali, almeno nel 47 per cento dei casi, in cui gli uffici rappresentano il 26 per cento.
Nello stesso periodo, invece, gli osservatori internazionali del settore fanno notare che c’è molto meno fermento da parte degli operatori locali. Nel solo ultimo trimestre del 2014, ad esempio, le operazioni effettuate da stranieri ammontano a 2,6 miliardi di euro, mentre gli italiani hanno complessivamente investito l’ 80 per cento in meno rispetto al 2007.