I mutui con finalità surroga convengono?

di Gianfilippo Verbani Commenta

Quali clienti potrebbero risultare soddisfatti da questo prodotto finanziario?


Mai come in questo periodo, le banche sono in cerca di clienti delusi, che desiderano trasferire il proprio mutuo verso un altro istituto e diminuire interessi e rata da pagare.

Ma i mutui con finalità surroga sono convenienti? La parola agli esperti:

Oggi la surroga si presenta particolarmente vantaggiosa solo se l’importo del nuovo mutuo di surroga non supera il 50 o 60% del valore dell’immobile offerto in garanzia all’operazione di surroga. Perché, così come per i nuovi mutui anche per i mutui di surroga le banche tendono ad applicare spread differenti in base al livello di rischiosità del cliente. Livello di rischiosità che oggi si misura non tanto con buste paghe e redditi importanti, ma quanto sul loan to value (ovvero sulla percentuale del valore del mutuo in relazione al valore dell’immobile). Più è basso il loan to value più è basso lo spread, questa è la regola adesso. A parità di banca, lo spread può ballare anche oltre i 150 punti base. Ad esempio, Credem, per chi chiede un mutuo di surroga con loan to value inferiore al 50% applica uno spread dell’1,99%, spread che sale al 3,65% se il loan to value si spinge nella fascia 90-95%. Intesa Sanpaolo passa dal 2% al 3,15% e così via.

Alcune banche, tuttavia, non adottano la strategia del pricing differenziato bensì quella del prezzo flat. In altri termini attuano lo stesso differenziale in tutti i casi di ‘loan to value’. Si parla però di casi in cui i differenziali sono più elevati in confronto alle proposte più aggressive per chi ha necessità di surrogare un importo più basso (loan to value che si aggira intorno al 50%), e invece tendenzialmente più basse per chi invece è “messo meno bene”, cioè si presenta all’opzione surroga ancora con alto importo da restituire.