I mutui con finalità surroga convengono?

Mai come in questo periodo, le banche sono in cerca di clienti delusi, che desiderano trasferire il proprio mutuo verso un altro istituto e diminuire interessi e rata da pagare.

Ma i mutui con finalità surroga sono convenienti? La parola agli esperti:

Oggi la surroga si presenta particolarmente vantaggiosa solo se l’importo del nuovo mutuo di surroga non supera il 50 o 60% del valore dell’immobile offerto in garanzia all’operazione di surroga. Perché, così come per i nuovi mutui anche per i mutui di surroga le banche tendono ad applicare spread differenti in base al livello di rischiosità del cliente. Livello di rischiosità che oggi si misura non tanto con buste paghe e redditi importanti, ma quanto sul loan to value (ovvero sulla percentuale del valore del mutuo in relazione al valore dell’immobile). Più è basso il loan to value più è basso lo spread, questa è la regola adesso. A parità di banca, lo spread può ballare anche oltre i 150 punti base. Ad esempio, Credem, per chi chiede un mutuo di surroga con loan to value inferiore al 50% applica uno spread dell’1,99%, spread che sale al 3,65% se il loan to value si spinge nella fascia 90-95%. Intesa Sanpaolo passa dal 2% al 3,15% e così via.

Alcune banche, tuttavia, non adottano la strategia del pricing differenziato bensì quella del prezzo flat. In altri termini attuano lo stesso differenziale in tutti i casi di ‘loan to value’. Si parla però di casi in cui i differenziali sono più elevati in confronto alle proposte più aggressive per chi ha necessità di surrogare un importo più basso (loan to value che si aggira intorno al 50%), e invece tendenzialmente più basse per chi invece è “messo meno bene”, cioè si presenta all’opzione surroga ancora con alto importo da restituire.