Sono terminati i fondi relativi al primo stanziamento e adesso cresce l’attesa nei confronti del secondo blocco di incentivi, anche se qualche modifica ci dovrebbe essere, come ad esempio quella relativa alle emissioni di anidride carbonica delle vetture che ne hanno diritto.
Incentivi auto 2020, ecco le modifiche alle quattro fasce di bonus
Gli incentivi auto 2020 sono stati finanziati con ben 50 milioni di euro, ma tale somma è terminata lo scorso 8 agosto, praticamente una settimana dopo l’entrata in vigore. Il Governo, ad ogni modo, sembra proprio che sia convinto a riproporre tale misura, che dovrebbe essere presente all’interno del decreto agosto, ma chiaramente manca ancora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per averne la sicurezza.
In base alle ultime voci, lo Stato dovrebbe offrire una cifra pari a 400 milioni di euro. In confronto alla legge approvata a metà del mese di luglio, ecco che il decreto di agosto ha sparigliato un po’ le carte, visto che ha suddiviso i vari modelli che possono ottenere gli incentivi in quattro fasce e non in tre come era stato preventivato. E, per tale ragione, sono cambiati pure gli importi che caratterizzano i singoli incentivi.
Non sono stati affatto toccati, invece, i termini legati alla possibilità di sfruttare tali bonus, con la scadenza mantenuta al 31 dicembre 2020. Confermati anche i limiti legati al prezzo delle auto coinvolte. Andiamo a dare un’occhiata a tutti quei modelli di vetture che potranno sfruttare gli incentivi auto 2020. La prima categoria è quella che va da 0 a 20 grammi di CO2 per km, con 10 mila euro di bonus, poi da 21 a 60 grammi di CO2 per km il sussidio cala a 7500 euro, da 61 a 90 grammi di CO2 per km si passa a 3750 euro e, infine, da 91 a 110 grammi di CO2 per km si toccano i 3500 euro di incentivo.
Nella prima categoria, il bonus sarebbe di 8 mila euro con rottamazione della vecchia auto e 2mila euro di contributo del concessionario, mentre scende a 5 mila euro senza rottamazione e 1000 euro di contributo del concessionario. Nella seconda categoria, il bonus è pari a 4500 euro con rottamazione, a cui bisogna sommare i 2 mila euro di contributo del concessionario, mentre senza rottamazione il bonus cala a 2500 euro con 1000 euro di contributo del concessionario. Nella terza categoria il bonus è pari a 1750 euro con rottamazione, a cui vanno aggiunti i 2000 euro di contributo del concessionario, altrimenti scende a 1000 euro senza rottamazione e 1000 euro di contributo del concessionario. Infine, nell’ultima categoria, il bonus è pari a 1500 euro con rottamazione e 2000 euro di contributo del concessionario, mentre scende a soli 750 euro senza rottamare la vecchia auto, a cui vanno aggiunti i 1000 euro di contributo del concessionario.