Tutto è cominciato con il conto di deposito. Idea furba (nel senso buono del termine), pubblicità insistente ma non invadente, veloce apparizione di slogan e marchio ed il gioco è fatto: esplosione delle richieste, tanto che oggi Conto Arancio è sicuramente il conto di deposito più famoso in Italia, forse anche il più apprezzato. Forte di un successo tanto rapido e travolgente, avrebbe forse ING Direct (il gruppo olandese che vi invita a mettervelo nella zucca) potuto fermarsi qui? Certo che no, dato che “non di solo” conto di deposito è fatto il risparmio, “ma anche” di conti correnti bancari e – perché no? – di mutui.
Proporre alla platea dei risparmiatori un conto corrente come tanti altri, però, non avrebbe avuto senso: ci sono già numerosi altri istituti con una storia ed un marchio riconosciuti sul mercato, chi tra i loro clienti avrebbe scelto di fare un salto nel buio? Nessuno. I costi sostenuti da ING Direct, però, sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli che spettano ad altre banche tradizionali: si lavora principalmente su internet… Ecco che allora è stato possibile tagliare anche le spese a carico del correntista, fino a proporgli un prodotto con “Spese sottozero”. Anche l’imposta di bollo è infatti gratuita, a patto che si “accrediti sul conto lo stipendio/la pensione, o in alternativa si abbia un saldo medio trimestrale di almeno 3000 euro”, come leggiamo nel sito.
Il tutto a scapito della qualità? No di certo, ragazzi. Già, perché il conto corrente di ING Direct (senza troppo fantasia battezzato conto corrente Arancio) vi consente di effettuare tutte le operazioni bancarie che vi vengono in mente “tutto il giorno tutti i giorni”. Anche i prelievi bancomat sono gratuiti, per giunta su tutto il territorio europeo. Certo, così si va a perdere in sicurezza… Errore anche qui, perché ING Direct dice di adottare i più elevati standard di protezione, ma se anche questo non vi bastasse ecco che il gruppo mette sul piatto una Carta dei codici operativi assolutamente personale. Mettetevi anche questo nella zucca…
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