Che cos’è l’Internet Banking? E’ la filiale virtuale della propria aperta 24 ore su 24. Con l’Internet Banking si ha la possibilità di effettuare le principali operazioni bancarie comodamente da casa propria, dall’ufficio o in viaggio. Se ne fa sempre più largo uso perché è facile da gestire, si ha la propria banca sempre a disposizione nella massima sicurezza e la cosa che più fa piacere è che si risparmia tempo diomenticando finalmente le interminabili file davanti agli sportelli.
Degli oltre 6 milioni di italiani che hanno un conto on-line, ben 3 milioni sono gli utilizzatori assidui. Di questi, due terzi svolgono via internet operazioni come pagamenti e investimenti, mentre gli altri utilizzano il conto on-line prevalentemente per “vedere” sul proprio estratto conto tutte le informazioni relative alle operazioni fatte allo sportello.
Diventare utenti Internet Banking è molto semplice, basta andare in una banca e sottoscrivere il relativo contratto. Lo sportellista fornirà tutte le istruzioni per collegarsi al servizio e gestire autonomamente il conto corrente.
Un’indagine condotta dal Centro Studi ABI, Associazione bancaria italiana, ha individuato il prototipo della persona che più utilizza tale servizio: l’italiano-tipo che gestisce via internet il proprio conto corrente ha meno di 45 anni, è donna e tiene costantemente sotto controllo i propri conti collegandosi al sito un giorno quasi tutti i giorni per fare operazioni o vedere l’estratto conto. Le operazioni più diffuse?
– Bonifico (80% dei correntisti on-line);
– ricarica del cellulare (57%);
– pagamento delle tasse o di altre bollette (37% e 30%).
L’introduzione di questo sistema, oltre ad interessare le banche già esistenti, ha recentemente permesso la nascita di banche totalmente on-line. Queste banche in pratica non hanno degli sportelli dislocati sul territorio nazzionale o ne hanno pochissimi e quindi gestiscono i fondi on line. Tali istituti praticano condizioni d’interesse spesso migliori rispetto a quelle praticate sui conti correnti delle banche “tradizionali” in quanto hanno meno costi lavorativi e delle infrastrutture necessarie all’attività bancaria.
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