Le ragioni di questa nuova inaffidabilità sono molteplici e devono essere individuate all'interno delle attuali pieghe dell' economia russa. Ecco quali sono.
Comprare titoli russi o compiere altri tipi di investimenti in quel Paese potrebbe nascondere brutte sorprese per gli investitori. È questo infatti che pensa della situazione finanziaria del paese una delle più grandi e autorevoli agenzie di rating degli Stati Uniti.
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Standard and Poor’s ha infatti di recente abbassato il giudizio di rating sul debito russo portando la sua affidabilità al livello finanziario del valore di spazzatura. Questa decisione è stata presa in seguito anche alla forte svalutazione del rublo nei confronti dell’ euro. La grande agenzia americana ha quindi tagliato il giudizio dei prodotti finanziari russi da un voto di BB+ ad un voto di BBB- adducendo tra le altre cose anche un outlook negativo, ovvero una previsione non entusiasmante in merito alle future possibilità di miglioramento della situazione.
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Le ragioni della conferma di questa nuova inaffidabilità sono molteplici e devono essere individuate all’ interno delle attuali pieghe dell’ economia russa. Uno dei primi motivi è rappresentato dal crollo del prezzo del petrolio di cui la Russia è uno dei principali esportatori.
Il secondo motivo viene rintracciato all’interno della incertezza politica dovuta al perdurare della crisi ucraina e al deteriorarsi dei rapporti diplomatici con gli altri paesi europei. Il terzo motivo che si può assumere come causa è la particolare politica monetaria attuata dalle autorità centrali in un momento di grande difficoltà, che hanno causato una generale svalutazione della monta russa.
Il rublo infatti nel giro di birra sei mesi ha praticamente perso la metà del suo valore e il cambio con l’ euro o con il dollaro ha ora raggiunto un valore di 70 rubli.