Italia, debito privato in aumento: in 5 anni +57%

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Debito pubblico e debito privato; se in Italia conosciamo bene il primo, un macigno che pesa sulle spalle di ciascuno (indipendentemente da età, sesso, religione e credo politico) per più di 30mila euro, è -forse di più- il secondo quello che ora deve cominciare a preoccuparci. Già, perché a precipitare fin sull’orlo della crisi economie che credevamo robuste come quelle di Spagna e Irlanda (per non parlare di Stati Uniti e Gran Bretagna: lì il problema è stato anche più grosso, ma gli si è messa una pezza in maniera eno eclatante) è stata proprio l’alta percentuale di indebitamento privato, ossia quel debito acceso dalle famiglie di una nazione nel suo complesso per l’acquisto di beni o servizi (è debito privato il mutuo per l’acquisto di un’abitazione di proprietà così come lo è anche il finanziamento per l’acquisto di una televisione o di un telefonino di ultima generazione).

Ebbene: quello stesso debito privato che ci ha sempre posti al riparo dalle turbolenze del mercato, anche quando sembrava che questo fosse pronto a spazzarci via, ora sta crescendo. Anche in misura preoccupante, almeno a giudicare dai dati sul suo incremento negli ultimi cinque anni prodotti da Adusbef, associazione dei consumatori che ha fatto i conti nelle tasche delle famiglie italiane.

Ne è emerso che c’è una crescita dell’indebitamento, ma anche dove questa non sia fosse verificata ecco che avremmo notato una riduzione dei risparmi messi da parte per fare fronte ad eventuali emergenze. I dati sono stati forniti ad Adusbef da Bankitalia, e dicono che dal 2005 al 2009 le passività dei nuclei familiari sono aumentate del 57,5% mentre il risparmio è sceso del 30%, fino ad un ammontare di 49,67 miliardi di euro. Nello stesso periodo di cinque anni preso in analisi per i dati di cui sopra, si è evidenziato anche un deciso aumento delle sofferenze delle famiglie, salite del 49,4% fino ad un totale di 39,53 miliardi.