L’80% dei mutui è a tasso fisso

di Daniele Pace Commenta

Sembra che gli italiani non si fidino del tasso variabile, ed abbiano scelto il tasso fisso per i loro mutui. È quanto emerge da un'indagine di MutuiOnline.


Forse complice la crisi scatenata dai Mutui Subprime in America, sembra che gli italiani non si fidino del tasso variabile, ed abbiano scelto il tasso fisso per i loro mutui. È quanto emerge da un’indagine del sito MutuiOnline, che ha scandagliato il 2016 alla ricerca di indici previsionali per il 2017. Secondo l’indagine, la prima casa è ancora il primo motivo per chiedere il mutuo, mentre solo un 3,6% delle richieste riguardava la seconda casa. Basse le richieste anche per le ristrutturazioni, mentre segnano più del 50% i mutui richiesti per sostituzione o surroga. Segno della grande vivacità del settore bancario nella ricerca di offerte migliori.

Comunque, il tasso fisso batte il tasso variabile con un forte incremento, rispetto all’anno precedente, attestandosi al 79,8%, segno che i tempi in cui si pensava di risparmiare sui tassi, sono finiti. Per quel che riguarda la rateizzazioni, la durata “preferita” è quella dei 20 anni, con quasi il 30% dei mutui erogati, e poi quella dei 15 anni, con il 21,4%. Generalmente, i mutui erogati si aggirano attorno ai 127 mila euro, anche se le richieste maggiori arrivano per cifre comprese tra i 50 e i 100 mila euro.

Il 2017 si presenta con le incertezze sui tassi. Se da una parte la BCE fa sapere che non cambierà politica monetaria, dall’altra, alcune banche, hanno già alzato i loro tassi di riferimento, cercando di garantire i loro bilanci patrimoniali.