La BCE lascia invariati i tassi di interesse sullo 0,25%

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Nessuna modifica ai tassi di interesse per la Banca Centrale Europea dopo gli ultimi aggiornamenti arrivati a metà novembre. Il Presidente dell’Istituto di Francoforte, Mario Draghi, ha infatti confermato che il costo del denaro non subirà modifiche almeno per il momento. 

La BCE è pronta a passare ai tassi di interesse negativi

Restano quindi al loro minimo storico i tassi di interesse dopo la riduzione avvenuta circa un mese fa, che ha portato il costo del denaro sullo 0,25 per cento, il livello più basso dopo l’introduzione della moneta unica europea. Del resto, questa politica operata dalla Banca Centrale Europea era attesa dai mercati, in virtù della perdurante situazione di debolezza a livello economico.

Nuovi strumenti dalla BCE per combattere il rischio della deflazione

Restano invariati, quindi, anche i livelli del tasso marginale, fisso allo 0,75 per cento e quello del tasso sui depositi, che rimane ancorato sullo zero.

La politica dell’Eurotower, dunque, è ancora quella di accompagnare la ripresa dell’economica europea con misure accomodanti e con tassi di interesse che rimarranno bassi ancora a lungo a detta anche dello stesso Presidente dell’Istituto, che non ha escluso la possibilità di un futuro ulteriore taglio dei valori.

Per quanto riguarda l’inflazione, invece, non si aspettano grandi modifiche, le dinamiche della crescita dei prezzi saranno molto modeste e rimarranno al di sotto del livello aspettato del 2 per cento per un periodo ancora lungo. Per questo, se necessario, la BCE è pronta a fare uso di altri strumenti finanziari, ancora più potenti. Per ottenere i primi risultati dalle nuove politiche monetarie, tuttavia, sarà necessario attendere ancora.