La BCE non cambia la sua politica monetaria, e i mutui continueranno a costare poco. La Banca Centrale Europea e Mario Draghi non hanno riservato sorprese, nel meeting del board di oggi, confermando quello che tutti gli analisti avevano già previsto.
I tassi resteranno ai minimi storici, permettendo così accesso al credito a basso costo. È il momento ideale per chiedere un mutuo, anche se oggi è stato confermato che a fine anno, il Qe inizierà a scendere di 15 miliardi al mese.
La politica monetaria
Al margine dell’incontro, Mario Draghi si è concesso alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, anche su domande specifiche che riguardano l’Italia. Per Draghi bisogna “aspettare i fatti”, riferendosi al bilancio, e non alle parole, perché “sfortunatamente le parole hanno creato danni”. A questo, il governatore si riferisce allo spread, che ha visto un forte aumento negli ultimi mesi. Questo ha portato ad un aumento “degli interessi per le famiglie e le imprese”.
La Bce ha lasciato il tasso principale allo 0%, e il tasso sui prestiti marginali allo 0,25%. I depositi invece hanno un tasso negativo dello 0,40%. I mutui però costano un po’ di più, in particolare quelli a tasso variabile, che vengono calcolati, negli interessi, con lo spread.