Alla luce dei rischi a ribasso da cui è attorniata l'Unione Europea, la BCE potrebbe finalmente decidere di mettere in atto il prospettato quantitive easing ovvero l'acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario.
Nel mese di novembre 2014 il tasso dell’inflazione, cioè dell’aumento dei prezzi, è tornato a calare in tutta l’Eurozona, assestandosi su un valore dello 0,3 per cento dopo avere registrato quello di uno 0,4 per cento nel mese di ottobre.
Il prossimo 4 dicembre 2014, tuttavia, si riunirà il board della Banca Centrale Europea e il tema dell’inflazione sarà senza dubbio al centro delle discussioni. Anzi si potrebbe pensare che l’istituto di Francoforte prenderà anche delle misure preventive per evitare ulteriori danni.
> L’inflazione cala allo 0,3 per cento a novembre 2014
Alla luce di tali rischi a ribasso da cui è attorniata l’Unione Europea, infatti, la BCE potrebbe finalmente decidere di mettere in atto il prospettato quantitive easing ovvero l’acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario, così come anticipato anche in passato. Del resto il pacchetto di credit easing messo in atto già sta dando risultati positivi, ma se l’inflazione si dovesse assestare su livelli molto bassi lo staff appare pronto a mettere in campo nuove misure.
> Le possibili mosse della BCE per la ripresa economica
La BCE si aspetta di espandere il proprio attivo portandolo ai livelli del 2012, utilizzando strumenti come prestiti ‘Tltro’ e acquisti di obbligazioni garantite e prestiti cartolarizzati. Se questo non succederà si dovrà valutare di comprare altri titoli, inclusi i bond governativi nel mercato secondario, così come previsto dai mandati governativi dell’Eurotower.
Tale politica, che mira a conferire al mercato monetario una migliore stabilità dei prezzi, è stata di recente sostenuta e confermata anche dal vice presidente della Banca centrale europeo, il portoghese Victor Constancio,