I carburanti per i trasporti stanno diventando un incubo per gli italiani, con la benzina, ma soprattutto il gasolio, ai massimi.
Non è un problema solo per il pieno degli italiani che vanno in vacanza, o usano l’auto per spostarsi. Tutti i generi di prima necessità potrebbero subire forti aumenti, a causa del gasolio a prezzi molto alti.
I motivi degli aumenti
I recenti aumenti del greggio, in contemporanea con la debolezza dell’euro, stanno spingendo i prezzi dei carburanti verso l’alto. Soprattutto la moneta unica, ai minimi nei confronti del dollaro, sta segnando la stagione dei carburanti.
Si spera che almeno il prezzo del greggio torni a scendere, da oggi, con le decisioni dei paesi Opec, per un aumento della produzione. Il petrolio è ora ai massimi da tre anni a questa parte, mentre l’euro è ai minimi da novembre.
Così il prezzo del gasolio è ai massimi dal dicembre del 2014, e questo potrebbe creare un effetto inflattivo pesante per i consumatori, con molte famiglia italiane già a rischio povertà.
Tutte le grandi compagnie, Eni, Esso, IP, Q8, Tamoil e Italiana Petroli, sono sopra al centesimo per litro rispetto al prezzo consigliato.
La benzina self service costa in media a 1,638 euro/litro (pompe bianche 1,614), il gasolio self-service 1,511 euro/litro (pompe bianche 1,490).
Per il servito, il prezzo medio della benzina è 1,747 euro/litro (pompe bianche 1,654), quello del gasolio 1,625 euro/litro (pompe bianche 1,529). Il Gpl è stabile a 0,635 euro/litro, mentre il metano aumenta a 0,962 euro/kg.