Come è noto, la cessione del quinto della pensione o dello stipendio è un tipo particolare di prestito cui possono accedere i lavoratori dipendenti e i pensionati, che offrono come garanzia del finanziamento il proprio reddito mensile e rimborsano le rate previste dal piano di ammortamento attraverso il versamento di 1/5 del proprio stipendio o della propria pensione.
> Le condizioni economiche delle cessioni del quinto
Nel mondo del credito sono particolarmente diffuse le cessioni del quinto che si rivolgono a pensionati – oggi per lo più tutti INPS, in seguito all’accorpamento degli altri enti previdenziali come Enpals e Inpdap all’interno dello stesso Istituto – e ai dipendenti del settore pubblico o privato, meglio se con contratto a tempo indeterminato.
> Come funziona il rinnovo ante termine della cessione del quinto
Ma anche i lavoratori con contratto a tempo determinato possono accedere a forme di finanziamento erogate attraverso al cessione del quinto dello stipendio. Dal punto di vista giuridico questa possibilità è permessa dall’articolo 13/bis della Legge del 14 maggio 2005, n° 80 – Supplemento ordinario n° 91 – che offre a tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato di sottoscrivere questo tipo di prestito.
Ma non solo. In base allo stesso articolo, anche i lavoratori atipici e i precari possono sottoscrivere questo tipo di finanziamento purché la durata del piano di ammortamento previsto non superi quella del contratto di lavoro.
I lavoratori con contratto a tempo determinato, gli atipici e i precari possono però bypassare questo limite scegliendo la formula della cessione del quinto attraverso la cessione del TFR.