La scuola, è vero, è finita. Con somma soddisfazione di quei milioni di studenti che la vivono come un peso, ma anche di quelli che la affrontano con entusiasmo: una pausa è sempre gradita, specie durante la bella stagione. Ma siccome, Eduardo De Filippo docet, “Gli esami non finiscono mai”, oggi interroghiamo. Prima domanda: sapete quale è una tra le più diffuse forme di prestito scelta dai lavoratori dipendenti? E’ la cosiddetta “cessione del quinto”, il quinto dello stipendio. I vantaggi di questa formula, in effetti, sono diversi. Ma siccome non è detto che tutti ne siano a conoscenza andiamo ad indagarne qualcuno. Con l’aiuto di Professione Prestiti.
La cessione del quinto è… facile! A questo finanziamento si accede infatti facilmente, perché è un diritto di ogni lavoratore dipendente che percependo uno stipendio abbia accumulato il TFR. Ma Professione Prestiti aggiunge altre qualità a questa formula: essa è “garantita”, perché coperta da un’assicurazione rischio vita e rischio impiego; “discreta”, perché non vuole sapere che ne farete dei soldi ottenuti, ma ve li presta, e basta; “agevole”, in quanto non necessita di garanzie aggiuntive. Anche i protestati, o coloro che sono considerati insoluti, possono accedervi, mentre dall’altro canto la dilazione delle rate di rimborso è molto flessibile, da uno a 10 anni, in modo da non “soffocare” il contraente.
Ma cosa offre, più nello specifico, Professione Prestiti? È presto detto: importi da un minimo di 2.500 e fino ad un massimo di 70mila €. Rimborsi – come anticipato – con comode rate mensili, da 12 a 120 mesi. Rata e tasso saranno poi fissi per tutta la durata del “contratto”. Il rimborso del finanziamento ottenuto, infine, avverrà mediante rimborsi automatici, tramite trattenuta di una parte dello stipendio mai superiore alla quota del 20% dello stesso (ecco il perché del nome “Cessione del Quinto”).
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