Dopo dieci mesi di contrazione continua, anche nel settore immobiliare arrivano i primi timidi segnali di ripresa. O quasi. E’ infatti un segno positivo la circostanza che nel corso del terzo trimestre del 2013 la domanda dei mutui sia tornata a salire, facendo registrare incrementi progressivi.
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I dati rilevati dal bollettino periodico emesso dall’osservatorio del Crif – Mutuisupermarket in merito al penultimo trimestre dell’anno riporta infatti i seguenti valori per la domanda di mutui:
- un incremento del 2% nel mese di luglio 2013
- un incremento del 4% nel mese di agosto 2013
- un incremento del 7% nel mese di settembre 2013.
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Ma se si vanno a guardare i dati analitici, rispetto ai valori della domanda aggregata, si scopre che:
- risultano in deciso aumento i mutui ai fini di surroga, oggi il 10% del totale, cioè relativi ai clienti che per motivi di convenienza vogliono avvalersi della portabilità
- risultano in aumento anche i mutui con finalità liquida,oggi il 9% del totale, cioè quelli richiesti per avere liquidità e non per finanziare l’acquisto di una abitazione.
Gli ultimi due dati, quindi, non sono interpretabili come segni di salute del settore immobiliare e del settore del credito in relazione ai mutui, ma nascondono ancora indici di sofferenza da parte delle famiglie.
Gli esperti, di conseguenza, non se la sentono ancora di parlare di una ripresa del settore dei mutui, ma al massimo parlano di una pre – ripresa.
Inoltre, i mutui a tasso fisso vengono ancora preferiti a quelli a tasso variabile, gli importi della maggior parte delle richieste sono di norma inferiori ai 100 mila euro e scende l’importo complessivo nei mutui effettivamente concessi – solo 115.249 euro. Per la ripresa si dovrà ancora aspettare.