Il piano è già stato studiato con l’ENEA, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, e riguarda il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti, presso la quale verrebbe costituito il fondo.
I prestiti per condomini potrebbero rappresentare ben presto una nuova tipologia di finanziamento che potrebbe consentire, anche a coloro i quali hanno un reddito molto basso (come uno stipendio di 1000 euro al mese o anche meno), di supportare le spese per la ristrutturazione del proprio condominio.
L’indiscrezione è stata pubblicata da La Stampa e Il Secolo XIX: il Governo Renzi, anche per rilanciare la propria immagine dopo le ultime debacle elettorali, starebbe pensando a nuovi sgravi per le famiglie e tra le ipotesi più gettonate ce ne sarebbe una dedicata ai proprietari di case, meglio ancora se ubicate nelle disagiate periferie dei grossi centri urbani. Oggi, com’è noto, già vi sono importanti sgravi fiscali per chi vuole ristrutturare il condominio o installare pannelli solari: il 55 % nel primo caso e il 65% nel secondo. Tutte le spese supportate fino al limite dei 96.000 euro sono detraibili per ben dieci anni.
Il problema, però, è che per quanto lo sconto sia molto favorevole, risulta comunque inaccessibile a tante famiglie le cui (misere) entrate servono a malapena per il fabbisogno quotidiano e non bastano neanche per ottenere finanziamenti di altro tipo, quali ad esempio prestiti veloci o prestiti fiduciari. Da qui l’idea di estendere gli sgravi anche a chi possiede un reddito molto basso, compreso chi è al di sotto degli 8000 euro all’anno. Il meccanismo pensato dal Governo, i cui dettagli sono ancora da mettere a punto, prevede che l’amministratore di condominio si rivolga a un fondo pubblico, il quale si incarica di sostenere le spese al posto dei singoli proprietari. Al fondo andrebbe il vantaggio fiscale che oggi è riconosciuto a ciascun privato, mentre il pagamento dei lavori veri e propri avverrebbe attraverso la bolletta energetica dei condomini, la quale beneficerebbe in ogni caso di una riduzione dei costi per via dei pannelli fotovoltaici.
Il piano è già stato studiato con l’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e riguarda il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti, presso la quale verrebbe costituito il fondo.