La rottamazione bis, parte del decreto fiscale oggetto della riunione di oggi del Consiglio dei ministri, è stata approvata. Via libera dunque alla riforma fiscale, anche se la Finocchiaro, nella sua comunicazione in Parlamento, ha parlato di possibili modifiche ed intese. Ora la parola passerà a Bruxelles e al parlamento, per l’approvazione.
Si riparte con la rottamazione delle cartelle per un valore di 1,5 miliardi di euro, che il governo pensa di incassare dalla misura per accontentare la UE.
Ancora in fase di rifinitura il Golden power, che sarà discusso lunedì, ma intanto è stato messo in decreto il regolamento anti-scalate, che sarà poi definito caso per caso.
La rottamazione bis è l’occasione di risparmiare sulle cartelle esattoriali emesse fino al 2016 per quanti non sono riusciti a rientrare nella prima rottamazione. Il saldo va però pagato entro la fine di novembre, mentre chi non riuscì a rispettare i piani di recupero della scorsa edizione, potrà ritentare con la versione bis. Possibilità di rottamazione anche per le nuove cartelle, fino a settembre 2017, e la rateizzazione che dovrebbe garantire 5 scadenze, l’ultima a febbraio 2019. In questo caso, il governo pensa di ricavare altri 250 milioni di euro, da aggiungere ai bilanci degli anni prossimi.